La foto d’autore di questa settimana l’ho scattata dal tetto della basilica di Santa Maria di Campagna, appena sotto la cupola affrescata dal Pordenone. È una visione insolita perché mostra come la chiesa situata in piazzale delle Crociate (quasi alla fine di via Campagna a Piacenza) domina quella zona.

A sinistra si vedono le mura farnesiane costeggiate da via Maculani, verso il centro una porzione del convento dei Frati Minori Francescani custodi della Basilica e Santuario Santa Maria di Campagna e a destra la casa di riposo Vittorio Emanuele.

Quest’anno ricorrono i 500 anni dalla posa della prima pietra di quello che sarebbe divenuto un prezioso scrigno contenente opere d’arte di grande pregio i cui autori sono famosi nel mondo intero: il Pordenone (al secolo Giovanni Antonio Sacchi), Galeazzo, Giulio e Bernardino Campi, Camillo Procaccini, Guercino, Malosso, Robert De Longe, Ferdinando Galli da Bibiena, Ignaz Stern, Pietro Antonio Avanzini e non ultimo lo scultore Francesco Mochi autore dei due monumenti equestri (raffiguranti Alessandro e Ranuccio Farnese) che danno il nome alla Piazza dei Cavalli di Piacenza.

Anche Alessio Tramello, l’architetto che ha progettato Santa Maria non è certo autore di secondo piano. I festeggiamenti sotto forma di eventi culturali, in occasione dell’anniversario, sono già iniziati da un mese e si protrarranno per tutto il 2022 per volontà e contributo della Banca di Piacenza che in passato ha ripetutamente finanziato lavori di restauro e di manutenzione della bellissima chiesa.

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