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Piacenza, foto d’autore

Piacenza, foto d’autore

A cura di Alessandro Bersani

Una coppa che vale un neologismo: "coppicoltore"

La foto d’autore non può limitarsi a palazzi, monumenti, vie, paesaggi e scorci ma deve riguardare anche le facce

La foto d’autore non può limitarsi a palazzi, monumenti, vie, paesaggi e scorci ma deve riguardare anche le facce. Durano meno, ma, alle volte, incidono di più. La faccia di questo appuntamento è quella di Flavio Carini che alcuni gastronomi dicono sia il miglior produttore di coppa del piacentino. Qualifica che gli consente di dichiararsi, in base alla proprietà transitiva, come “il miglior produttore di coppa al mondo”. Il negozio di Carini che si trova a Sariano di Gropparello, non si chiama, come dovrebbe, “Il tempio della coppa” ma “La bottega di Giselda” dal nome della madre che lo gestiva. Questo coppicoltore (si dirà così?) non mira infatti al fatturato, ma alla leadership nella qualità del suo prodotto. Per Carini produrre la coppa non è un mestiere ma una passione. Non a caso la sua produzione è limitata, quasi amatoriale. Si dichiara, infatti, un free lance, un battitore libero, perché, per fare le sue coppe, non obbedisce alle regole codificate ma solo al suo istinto. La prima caratteristica che segue è la lavorazione di maiali che conosce bene (“gli do del tu”) e che non provengono da allevamenti intensivi anche perché, per scelta, vanno sempre oltre il peso standard. Non a caso, come si vede bene anche da questa foto che lo ritrae assieme al suo prodotto, le sue, sono coppe decisamente più grosse di quelle normali. Per esse, va da sé, la stagionatura non dura mai meno di un anno. E quando i tagli, se sei un intenditore, capisci che cantano come mi auguro di essere riuscito a far capire con questa foto.

Flavio Carini-2

Una coppa che vale un neologismo: "coppicoltore"

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