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Venerdì, 29 Marzo 2024
Piacenza, una storia per volta

Piacenza, una storia per volta

A cura di Giuseppe Romagnoli

Gigi Del Papa, cantautore e ballerino della Piacenza degli anni ’30

Il fenomeno dei cantautori non è dunque prerogativa del periodo che va dagli anni ‘60/’70, ma ebbe modesti ed oscuri pionieri nelle piccole città di provincia già negli anni ‘30, fiori nella penombra delle prime orchestrine all’aperto, nelle piste da ballo dei rioni popolari, nei ritrovi danzanti organizzati nelle sedi di società sportive. La storia di Gigi Del Papa, in arte "Gigi Marturano"

Gigi Marturano (Gigi Del Papa) si rivelò ben presto un ballerino con i fiocchi, fregiandosi lui pure delle basette alla Valentino. Diventò anzi Del Papa, il carnevale-2maestro di ballo: tutte le specialità del liscio e del sincopato entrarono nel suo repertorio didattico, dai tanghi alle mazurche, dai valzer lenti ai fox, dalle polche al charleston. Poi irruppe il jazz anche in Italia, ma la canzonetta tradizionale continuerà a sopravvivere nei motivi melodici, trovando momenti di eccezionale reviviscenza: si pensi alla “canzone dell’amore” e a “parlami d’amore Mariù” celebrati nei film sonori. Ma la nuova musica impose anche un nuovo gusto, una più vivace strumentazione musicale.

Sono gli anni che precedono la grande depressione originata dal crollo di Wall Street; l’Italia di Mussolini è anch’essa scossa dalla “quota novanta”; la crisi economica si abbatte sul paese che stava rapidamente salendo i gradini della prosperità produttiva.

A Piacenza falliscono, in un’ondata di panico, alcune banche (ne abbiamo già trattato). La miseria dilaga con la disoccupazione, il Fascismo organizza nei rioni più affamati le “cucine economiche” (già attive nei primi del ‘900 di retaggio filantropico e poi di socialismo cucine economiche-2utopico) che assicurano un piatto quotidiano di minestra alle famiglie più indigenti.Ma il popolo non rinunciò a divertirsi, anzi la miseria diventò uno sprone alla distrazione e reclamò la sua fetta di felicità canora.

Gigi Monturano che aveva fatto il maestro di ballo alla scuola “Bòine” prima e alla “Accademia di Francia” poi, con sede in via Gregorio X°, distribuiva la sua attività in molti settori del divertimento e dello spasso festaiolo di città e provincia. Ai veglioni mascherati vestiva abiti dalle fogge più grottesche e strabilianti, imitava personaggi e macchiette popolaresche più rinomate. Vestiva anche i panni montanari di Vigiòn, si camuffava da Monsieur Fortuna e da Tony.

Del Papa trovava sempre il tempo di recitare negli spettacoli di varietà, con diversi ruoli, cantava, con un megafono di cartone, nelle orchestrine di molti ballabili. Tra i primi batteristi c’era Montuschi; Cervini suonava il sax contralto, al piano si alternavano i maestri Gorgni, Bariola,Battisti ed altri. Tutta una schiera di orchestrali che faceva da sfondo scenico alla Piacenza musicale tra il ’28 ed il ’34. E’ proprio in questi anni che nelle orchestrine jazz fecero il loro ingresso il trombone a pistone ed il sax tenore. Numerosi i cantanti tra cui Buttafava che cantava sui moduli del famoso Gino Franzi, accompagnato al piano da Cobianchi.

 

Gigi Del Papa, cantautore e ballerino della Piacenza degli anni ’30

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