14 giugno: giornata mondiale del donatore. Opinioni sulla donazione volontaria e non remunerata
L’articolo della nostra collaboratrice Rosanna Cesena:
ha indotto alcuni lettori ad esprimere loro considerazioni su alcuni aspetti generali della tematica della donazione del sangue.
La dottoressa Cesena li ringrazia per l’attenzione e fornisce alcuni elementi di conoscenza:
Carissimi donatori,
ho appreso i vostri commenti e tenterei di darvi alcune risposte. Oggi, sono diverse le Associazioni che si occupano di attività di prelievo a scopo trasfusionale, tutte svolte con fine solidaristico ed umanitario. Si parla infatti di donazione, perché il sangue è un dono che un donatore anonimo rivolge ad un anonimo ricevente che ne ha la necessità in quel determinato momento. Tutti possiamo avere bisogno di sangue e le strutture Associative e ospedaliere garantiscono, non sempre facilmente, la disponibilità di risorse, sia in urgenza che nel trattamento di diverse patologie. Quante vite sono state salvate ed ancora si salveranno grazie alla generosa disponibilità, di questi preziosi donatori!
Donare il proprio sangue per una singola persona, può succedere in rarissimi casi, ma non sta in piedi come sistema (c'è il problema della compatibilità!) La necessità di sangue ed emoderivati è molto alta e questo comporta di avere un'ampia disponibilità di donatori idonei, cioè in stato di buona salute e con tutti i requisiti fisici ed accertamenti diagnostici prescritti dal Protocollo di prelievo ( Decreto 2 novembre 2015 Ministero della Salute).
Sono stata, per molti anni un medico prelevatore ed un Direttore Sanitario di una Associazione e ho aver svolto volontariamente ed in modo appassionato questo lavoro che mi ha arricchita di profonde esperienze umane. Non vi so spiegare con esattezza il criterio dei rimborsi e di quanto siano gli importi, si tratta di questioni amministrative, ma sicuramente a questi concorrono spese per gli esami di laboratorio e strumentali periodici dei donatori, esami per la validazione biologica delle sacche, corsi di formazione del personale addetto ai prelievi, stipendi per il personale dipendente, attività di sensibilizzazione ed eventi per la promozione al dono del sangue, benemerenze per premiazione dei donatori etc. Uno degli alunni delle scuole elementari della città mi aveva scritto questo:
"Un giorno, un uomo,
non so chi
mi ha salvato la vita,
mi ha dato
un po' del suo sangue.
Dove potrò rintracciare
quell'uomo
da ringraziare?
Forse, non lo troverò mai,
ma troverò anch'io
qualcuno da salvare!
Stefano C.
Cordialmente,
Rosanna Cesena