Adroterapia oncologica
Parte il progetto di sperimentazione Inside su 40 pazienti del Centro Nazionale Adroterapia Oncologica di Pavia
L'adroterapia è una forma di radioterapia che utilizza fasci di protoni, neutroni o ioni positivi per il trattamento dei tumori. I tre Centri che in Italia, mettono a disposizione questa terapia sono: CNAO. (Centro Nazionale Adroterapia Oncologica) di Pavia (protoni e ioni carbonio), il Centro di Protonterapia di Trento (protoni) e il Centro Catana di Catania (protoni). Padre fondatore della Adroterapia italiana è il fisico Ugo Amaldi, che dopo aver trascorso molti anni al CERN di Ginevra, nel 2001, con il Ministero della Salute ha dato vita al progetto del Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica.
La terapia adronica funziona bersagliando il tumore con particelle ionizzanti che danneggiano il DNA delle cellule dei tumori provocando la loro morte. A differenza della radioterapia convenzionale che utilizza i raggi X, essa si avvale di fasci di particelle pesanti dette adroni ( particelle subatomiche, composte, soggette alla forza nucleare forte). L'adroterapia offre vantaggi potenziali rispetto a quella convenzionale, sia in termini di precisione perchè consente di colpire il tumore in modo selettivo rilasciando una dose minore ai tessuti sani che lo circondano e riducendo gli effetti collaterali, sia in termini di una maggiore efficacia biologica verso alcuni tipi di cellule tumorali radioresistenti, cioè che non rispondono in maniera ottimale alla radioterapia con raggi X.
L'alta tecnologia del CNAO è formata da un insieme di macchine acceleratrici e linee di trasporto dei fasci di particelle. I fasci sono generati da sorgenti che producono ioni carbonio e protoni. La macchina acceleratrice più importante è il sincrotrone, lungo 80 metri con diametro di 25. Il fascio che colpisce le cellule dei tumori si rinnova in modo simile a quello degli elettroni ed agisce con una precisione di 200 micrometri (due decimi di millimetro).
Gli ioni carbonio che vengono utilizzati permettono il trattamento di tumori profondi che non possono essere controllati con i raggi X, nè con protoni.
SPERIMENTAZIONE CON INSIDE
In Italia, si sperimenta il sistema di monitoraggio delle radiazioni in tempo reale che permette di osservare le modifiche morfologiche subite dalla massa tumorale durante la terapia e se necessario rivedere e aggiornare il piano di trattamento per renderlo ancora più preciso.
Allo studio clinico 40 pazienti del CNAO (Centro Nazionale Adroterapia Oncologica) che coinvolge nel progetto: INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), l'Università di Pisa, "La Sapienza" Università di Roma, il Museo Storico della Fisica e il Centro Studi e Ricerca "Enrico Fermi".
Si chiama Inside (Innovative Solution for Dosimetry in Hadrontherapy) ed è il primo sistema al mondo bimodale (composto da uno scanner PET e da un tracciatore di particelle cariche), in grado di monitorare in tempo reale i fasci di ioni carbonio e protoni utilizzati nella adroterapia oncologica per colpire i tumori resistenti alla radioterapia ai raggi X e non operabili. La sperimentazione è stata avviata sui pazienti con l'obiettivo di verificare più efficacemente gli effetti della adroterapia sui tessuti tumorali e rendere ancora più preciso il trattamento. Lo studio clinico coinvolge 40 pazienti del CNAO che si sottopongono ad adroterapia con protoni per il trattamento di meningiomi e carcinomi squamo cellulari del rino faringe e con ioni carbonio per il trattamento di carcinomi adenoideo - cistici e cordomi della base del cranio.
Il piano di trattamento per queste patologie prevede dalle 15 alle 35 sedute di adroterapia, una al giorno. Lo studio clinico prevede all'inizio 3/4 misurazioni attraverso Inside durante la prima settimana di trattamento e in seguito una misurazione a settimana.
Sulla base delle rilevazioni di Inside e dei risultati di eventuali Tac di rivalutazione è possibile osservare le modifiche morfologiche subite dalla massa tumorale durante la terapia e se necessario rivedere ed aggiornare il piano di trattamento. Inside è uno strumento posizionato vicino al letto, dove il paziente riceve il trattamento con adroterapia e si compone di due rilevatori (un sistema di imaging bimodale con uno scanner per la Tomografia ad emissione di Positroni - PET e un tracciatore di particelle cariche) in grado di misurare le particelle secondarie prodotte durante il trattamento, facendo capire con un brevissimo scarto temporale dove si sta rilasciando l'energia e se il volume tumorale, in seguito al trattamento, si modifica.
Questa è la seconda fase del progetto Inside, la prima fase si era concentrata sulla creazione dei due rilevatori ed è stata portata avanti tra il 2013 e il 2014 dal Ministero della Università e Ricerca della Università di Pisa.