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Venerdì, 19 Aprile 2024
Salute e medicina on line

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A cura di dottoressa Rosanna Cesena

Aggiornamenti sulla situazione epidemiologica al 10 marzo

L'epidemia causata da SARS CoV - 2 ora coinvolge 106 Paesi del mondo. In totale, i casi di contagio confermati a livello mondiale sono 109.578, mentre i decessi 3.809. La maggior parte dei malati è in Cina, dove i nuovi contagi il 9 marzo sono stati 46, segno che la diffusione del coronavirus sta rallentando e i pazienti guariti 58.600.  In evidenza, il numero dei contagi in alcuni Paesi: Germania 1.122, Francia 1.116, Spagna 589, Svizzera 332, Olanda 265, Svezia 203 Belgio 200, Norvegia 169, Regno Unito 27.


IN ITALIA, AL 10 MARZO 2020: 

10.149 casi di contagio


di cui:
- 8.514 attualmente positivi, 84%
- 631 decessi, 6%
- 1.004 guariti, 10%

Il picco della epidemia per gli esperti è ancora impossibile definirlo con precisione. "Se si guarda la situazione di Covid 19 in Lombardia, con i primi casi del 21 febbraio e si considera che ogni persona con coronavirus ne infetta in media 2,6 - spiega la dottoressa Stefania Salmaso, Epidemiologa dell'Istituto Superiore di Sanità - i tempi, in questo caso si accorciano in modo proporzionale, collocando la data verosimile di ingresso del virus in Italia verso la fine del mese di gennaio e quella del picco a metà aprile.

L'aumento dei casi recenti, più di mille al giorno, da oltre una settimana, va visto tenendo conto del periodo di incubazione. La persona che si è ammalata ieri, può aver contratto il virus fino a 14 giorni fa. L'evoluzione del quadro epidemiologico ci ha dimostrato che il virus circolava sottotraccia nel Paese già da molte settimane. 

Sempre per la regola dei 14 giorni di incubazione, avremo bisogno almeno di altre due settimane anche per capire che effetto avranno le misure di contenimento messe in campo con il nuovo decreto del Governo".

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I SINTOMI SOSPETTI DA "IL VADEMECUM DELL'ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ" (*)

Febbre e sintomi simil- influenzali, come tosse, mal di gola, respiro corto, dolori muscolari, stanchezza, sono segnali di una possibile infezione dal nuovo coronavirus. Se negli ultimi 14 giorni si è stati a stretto contatto con una persona infetta da Sars - CoaV -2 o in una area a rischio, oppure al lavoro in una struttura sanitaria con pazienti Covid -19, il sospetto può diventare una certezza. Comparsi i sintomi, occorre restare in casa e chiamare il medico di famiglia, il pediatra o la guardia medica. Se non si riesce, occorre contattare uno dei numeri di emergenza indicati sul sito www.salute.gov.it/nuovocoronavirus; non si deve accedere al Pronto soccorso o in un ambulatorio, senza prima averlo concordato con il medico. Vanno sempre seguiti i comportamenti di igiene personale indicati (lavarsi regolarmente le mani con acqua e sapone o usare un gel a base alcolica) e mantenere pulito l'ambiente.

(*) E' questo il primo punto del vademecum pubblicato dall'Istituto Superiore di Sanità e realizzato in collaborazione con " European Centre for Disease Control (Ecdc)" e il Ministero della Salute.

Aggiornamenti sulla situazione epidemiologica al 10 marzo

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