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Venerdì, 29 Marzo 2024
Salute e medicina on line

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A cura di dottoressa Rosanna Cesena

Cnr e Cai creano la rete dei Rifugi sentinelle del clima

Per il monitoraggio meteo-climatico lungo tutta la penisola

La velocità dei cambiamenti climatici si evidenzia in modo particolare in montagna con ghiacciai che si riducono e pareti che collassano.

Grazie ad un accordo tra il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) ed il Club Alpino Italiano (CAI), nasce la Rete dei Rifugi sentinelle del clima per ottenere una mappatura fedele alle reali condizioni del clima e dell’ambiente delle nostre montagne, dalle Alpi agli Appennini, investendo, nel contempo, in innovazione e sicurezza. Tra i compiti: la raccolta di dati dei principali parametri meteorologici (temperatura, umidità relativa atmosferica, pioggia, radiazione solare, velocità e direzione del vento, evaporazione e pressione atmosferica). Diciannove sono i siti osservativi (15 rifugi alpini e 4 osservatori del CNR). Della rete fa parte anche la Capanna Regina Margherita (4.554 metri), sulla Punta Gnifetti del Monte Rosa, il rifugio alpino più alto di Europa e uno dei laboratori scientifici e osservatori fissi a più alta quota al mondo.

Dal primo report della rete dei Rifugi sentinella, pubblicato sul numero di gennaio della Rivista del CAI Montagne 360, risulta che gli ultimi due decenni sono stati i più caldi del periodo 1850 - 2020 con un innalzamento di 1,25 gradi sopra il periodo preindustriale1850-1900 e l’anno 2016, il più caldo tra quelli registrati.

Secondo le stime più recenti del Comitato Glaciologico Italiano, negli ultimi 150 anni la superficie dei ghiacciai delle Alpi si è ridotta del 60% con il caso estremo della Marmolada che ha perso in 100 anni il 90% del suo volume. Se le tendenze climatiche rimarranno invariate, si stima che nel 2050 - sottolineano gli esperti - gran parte dei ghiacciai sotto i tremila metri di quota saranno estinti e nel 2100, sulle Alpi italiane, le aree glaciali saranno presenti soltanto alle quote più elevate. Un disastro ambientale causato dai cambiamenti climatici che la rete dei Rifugi sentinella vuole tenere monitorato. In gioco, non c’è soltanto la bellezza dei paesaggi, ma la stessa sopravvivenza delle popolazioni delle valli, che in un prossimo futuro potrebbero ritrovarsi con gravi problemi di approvvigionamento idrico.

Il Rifugio Casati, uno dei più frequentati delle Alpi, rischia di collassare per la fusione del permafrost su cui poggiano le sue fondamenta. Posto a 3.269 metri ai piedi del Cevedale, in alta Valtellina, è stato aperto nel 1922 e ora dovrà essere abbattuto e ricostruito a 50 metri di distanza dalla posizione attuale, considerata dai geologi una zona più sicura.

Il Ministro del Turismo Massimo Garavaglia, ha annunciato che saranno stanziati a favore del Club Alpino Italiano (CAI), 5 milioni di euro, una parte dei quali verrà utilizzata per estendere la gratuità della App per la geolocalizzazione e richieste di soccorso GeoResQ a tutte le persone che frequentano la montagna. Chiunque, verrà in Italia - ha assicurato il Ministro - grazie al CAI, avrà sicurezza con una App che fornisce ai turisti le informazioni necessarie per vivere il soggiorno in montagna in serenità, potendo avere a disposizione informazioni su tutti i sentieri più conosciuti e i percorsi alternativi.

Cnr e Cai creano la rete dei Rifugi sentinelle del clima

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