Covid-19, anche tra gli esperti disaccordi sul nuovo Dpcm
Il professor Walter Ricciardi: «Servono lock down veri»
Serviranno14 giorni per verificare se le misure adottate dal Governo avranno un impatto sulla curva dei contagi ed intanto nascono le polemiche in ambito scientifico. Il premier ha optato tutto sommato per una linea "soft " su cui esperti non concordano. Walter Ricciardi, consulente del Ministro Roberto Speranza e professore ordinario di Igiene all'Università Cattolica del Sacro Cuore, ha parlato di "intervento di facciata, incapace di flettere l'impennata delle ultime settimane”. Le decisioni vanno prese prima - ha spiegato il professore - nel momento in cui c'è un indice di contagio di 2,5 come ora in alcune parti del Paese e ci sono migliaia di focolai, non si è più in grado di contenerlo, ma si deve sempre mitigare e questo avviene solo con "lockdown veri", non generalizzati, ma dove l'indice di contagio è alto, perché questo rallenta del 24%. Se si abbina ad una chiusura mirata delle scuole, si aumenta questa dimensione del 15% e se si usa lo smart working obbligatorio sia per il pubblico che per il privato si aumenta ancora del 13% e quindi si arriva ad una riduzione del 50-55%. La limitazione dei mezzi pubblici incide per un ulteriore 7% e questi effetti si possono vedere dopo 8 giorni".
Scettico sulla utilità del Dpcm anche il professor Silvio Garattini, Presidente dell'Istituto Mario Negri di Milano. "Queste misure non arrivano al punto giusto perché continuano ad aumentare i contagi e i decessi. C'è una sovrapposizione tra Governo, Regioni e Comuni e tutti fanno quello che vogliono. La verità è che bisogna stare attenti ed adottare tutte le misure di prudenza necessarie. La proposta dei Governatori di modificare i criteri di tracciamento, limitando i tamponi solo ai sintomatici avrebbe senz'altro il risultato di alleggerire i laboratori, ma azzererebbe la possibilità di mappare le catene dei contagi ed intervenire per contenere i focolai". Dello stesso parere i fisici Giorgio Parisi ed Enzo Marinari dell'Università "La Sapienza" di Roma, tra i 100 firmatari dell'appello al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ed al Ministro della Salute Roberto Speranza per adottare misure di contenimento dei contagi più severe. Stante alla situazione attuale, sfuggirebbero ai controlli il 43,5% dei casi positivi, indicati dal Ministero della Salute e l' Istituto Superiore di Sanità, nel monitoraggio più recente relativo al periodo dal 12 al 18 ottobre.