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Salute e medicina on line

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A cura di dottoressa Rosanna Cesena

Covid-19, le terapie attuali: studi avanzati e motivate speranze per una terapia risolutiva

La situazione presente e le attese illustrate dal professor Matteo Bassetti

Quali sono oggi le terapie più promettenti nel trattamento della Covid -19? A che punto siamo nel trattamento clinico della Covid-19 e quali sono le novità attese con maggiore interesse nei prossimi mesi dalla Comunità scientifica? Lo ha spiegato in una intervista alla stampa il professor Matteo Bassetti, docente di Malattie Infettive all'Università di Genova e Presidente della Società italiana di terapia antinfettiva.

"A fine febbraio, nessuno aveva idea a cosa ci si trovasse di fronte. La malattia era nuova, non esistevano protocolli terapeutici con cui affrontarla e nonostante gli sforzi del personale sanitario, la malattia, causata dal nuovo Coronavirus si è rivelata altamente letale nei primi mesi della epidemia. All'inizio, utilizzavamo moltissimi farmaci per curare i pazienti con sintomatologie importanti e molti di questi, si sono poi rivelati inutili. Abbiamo provato di tutto: clorochina e idrossiclorochina, antiretrovirali per l'HIV come Lopinavir e Ritonavir, anticorpi monoclonali come il Tocilizumab, antibiotici di vario tipo.

Con il tempo abbiamo aggiustato il tiro e oggi, la terapia si è molto semplificata e al contempo, la sopravvivenza dei pazienti è migliorata. Clorochina e idrossiclorochina sono forse il caso più emblematico; nati come antimalarici, utilizzati da decenni per la terapia di malattie reumatologiche, sono stati proposti come farmaci anti-Covid per la loro efficacia (dimostrata solo in vitro) contro un altro coronavirus, quello della Sars.

I due farmaci sono stati sperimentati a lungo nel corso della epidemia, ma gli studi effettuati negli ultimi mesi non hanno visto emergere benefici per i pazienti. In Italia, oggi l'uso è stato vietato al di fuori dei trial clinici. Anche gli antiretrovirali utilizzati per curare l'HIV non hanno mostrato una particolare efficacia anti-Covid negli studi effettuati. Al pari del Tocilizumab, delle terapie emergenziali come quelle con plasma iperimmune, di antivirali come il russo umifenovir e il giapponese favipiravir (sviluppati per contrastare l'influenza), tutte terapie in attesa di conferme. Il protocollo clinico per i pazienti si è così snellito, guadagnando in fiducia".

LA TERAPIA PER COVID-19

“Oggi, l'unico farmaco approvato con indicazione terapeutica per Covid -19 è il Remdesivir e lo utilizziamo nei pazienti adulti che richiedono ossigenoterapia supplementare.

Nello stesso tipo di pazienti ricorriamo anche al cortisone e in alcuni quadri clinici che lasciano sospettare il rischio di una sovrainfezione batterica prescriviamo anche antibiotici.

Nel caso di sintomatologie più gravi si può ricorrere anche al Tocilizumab e altri inibitori delle interleuchine, ma si tratta di trattamenti che potremmo definire di quarta linea, perché mancano dati di efficacia affidabili e sono terapie più impegnative per i pazienti.

Abbiamo inoltre una serie di terapie accessorie come l'eparina che si è rivelata essenziale in caso di tromboembolie, una complicazione comune nei casi gravi di Covid-19.

Riguardo alla gestione della ventilazione per i pazienti che presentano compromissioni respiratorie causate dalla malattia, molte ricerche hanno dimostrato che l'intubazione aumenta il rischio di esito infausto ed ora viene posta molta attenzione a dosare con precisione il ricorso alla ossigenoterapia, apparecchi Cpap e intubazioni vere e proprie sulla base delle reali necessità del paziente.

Oggi siamo senz'altro più bravi a curare questa malattia e i risultati si vedono. Nel mio reparto, a marzo la letalità della malattia raggiungeva l'11%, ora siamo intorno all'1% e con pazienti con caratteristiche assolutamente sovrapponibili".

COSA CI RISERVA IL FUTURO

"Sono moltissime le nuove terapie in fase di studio nella speranza di trovare una cura realmente risolutiva per Covid-19. Si parla di nuovi antivirali, di protocolli ancora più mirati, nuove classi di farmaci come gli RNA * (molecole che  silenziano i meccanismi genetici del virus interferendo con il suo RNA) e soprattutto nuovi anticorpi monoclonali specifici contro Sars-CoV-2 vera promessa attesa per i prossimi mesi). Le forze messe in campo da Aziende farmaceutiche e Governi lasciano immaginare  l'arrivo di un vaccino e  nei prossimi mesi assisteremo a importanti cambiamenti nella gestione dei pazienti".

*I farmaci RNA i (interference) agiscono silenziando l'RNA messaggero (mRNA) impedendo l'espressione genica e bloccando la produzione della proteina bersaglio. Un approccio rivoluzionario che consente di "spegnere" la produzione di proteine target alla fonte, anziché affrontare gli effetti.

Covid-19, le terapie attuali: studi avanzati e motivate speranze per una terapia risolutiva

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