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Salute e medicina on line

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A cura di dottoressa Rosanna Cesena

Cresce la mortalità per malattie cardiovascolari e respiratorie

Che aria respirano gli italiani e in generale gli abitanti dell’Europa? A presentare la situazione e a proporre possibili soluzioni è la Società Italiana  di Medicina Ambientale (SIMA)   intervenuta all’evento  “Liberi di Respirare” il  30 maggio, organizzato da Consulcesi  Group, a Roma, in vista della Giornata Mondiale del’Ambiente che si celebra il 5 giugno.

SIMA informa la popolazione  sui rischi per la salute  connessi all’inquinamento. L’impatto è diretto ed è oggi ben quantificabile  sulla base  di funzioni  di rischio fondate  sulle evidenze scientifiche  acquisite dall’OMS: per ogni incremento di 10 microgrammi su metro cubo delle concentrazioni medie annuali di polveri sottili, osserviamo  un aumento della mortalità generale per tutte le cause pari al 7%.

Nello specifico, aumenta del 10% la mortalità  per le malattie cardiovascolari  o cause respiratorie, mentre l’incidenza di infarti del miocardio  sale del 26%.

Del 7% è l’aumento  di mortalità  legato  ad ogni incremento  di 10 microgrammi su metro  cubo  di biossido di azoto (NO2).

Una associazione con l’aumento delle polveri sottili è dimostrata anche  per il rischio di demenze e disturbi  del neuro sviluppo come l’autismo.

E’ possibile registrare incrementi anche superiori di 10 microgrammi su metro cubo in alcune zone di Europa, come la Pianura Padana.

Il professor  Alessandro Miani,  Presidente  della Società Italiana  di Medicina Ambientale (SIMA) propone l’avvio di una Mitigation  Action  su larga scala: E’ necessario un piano di azione per la  mitigazione dell’inquinamento atmosferico, partendo dalla Pianura Padana  che presenta delle forti  criticità,  espressamente evidenziate  dall’ultimo Rapporto  sulla Qualità dell’Aria della Agenzia  Europea  per l’Ambiente.

Avviare   interventi  fondati  sull’utilizzo  di coating fotocatalitici trasparenti  al biossido di titanio a base etanolo  che hanno scientificamente  dimostrato  capacità di ridurre  gli inquinanti  dell’aria  in sottoprodotti  innocui  per la salute umana, applicandoli  sulle superfici  murarie e vetrate  degli edifici pubblici  e privati.

Implementare il verde urbano  e peri-urbano  con specie  a bassa impronta  idrica e alta capacità  di filtrazione  ed assorbimento (sarebbe utile anche a mitigare gli effetti del calore).

Rimodulare  gli interventi del PNRR  per puntare con decisione  su interventi  strutturali  per la mitigazione  dell’inquinamento atmosferico e dei cambiamenti climatici  verso grandi investimenti  pubblici  per le energie rinnovabili.

Adeguare con urgenza  i limiti di Legge alle Linee guida OMS. L’inquinamento dei suoli, delle acque e dell’aria, in particolare quello atmosferico, rappresentano una minaccia per la nostra salute.

Secondo gli esperti SIMA, circa l’81%  della popolazione della UE  respira un’aria con una concentrazione di polveri sottili superiori alle soglie di sicurezza  sanitaria  fissate  dall’OMS, già nel 2005.

Applicando invece gli attuali limiti  di legge, solo il 21% degli europei si trova in una situazione di rischio  per la salute legata  agli sforamenti di PM10 e PM 2,5 e lo stesso vale anche per gli ossidi di azoto. I dati fanno riferimento  alla Agenzia Europea per l’Ambiente che pubblica ogni anno un Rapporto sulla qualità dell’Aria  in Europa. La questione è ancora più preoccupante  perché le soglie di sicurezza  sanitaria  OMS sono state  più che dimezzate nel 2001 - ha precisato il professor  Prisco Piscitelli - epidemiologo  e Vicepresidente SIMI. La rete di monitoraggio  della qualità dell’aria, distribuita in tutte le nostre Regioni è tarata su limiti  di legge  fissati dalla attuale Direttiva Europea sulla qualità dell’aria, in corso di revisione, che oggi risultano quindi, tre volte superiori alle soglie  protettive  per la nostra salute, rendendo quindi necessaria una maggiore attenzione alla lettura sanitaria   dei dati ambientali.

Consulcesi Group  lancia una nuova iniziativa legale Aria Pulita e scende in campo  a difesa e a tutela della salute dei cittadini. Parte così la più grande azione  collettiva  rivolta a tutti  i cittadini che vogliono un pianeta più sano. L’azione legale ha lo scopo di accertare  la violazione del diritto  a vivere in un ambiente salubre,  con conseguente richiesta di risarcimenti del danno, in favore  dei residenti delle zone in cui è stato accertato il superamento dei limiti delle particelle  inquinanti  contenute nell’aria ambiente.

L’incontro, ha visto la partecipazione  di numerosi esponenti istituzionali  e scientifici, tra i quali: Fabio Massimo Castaldo, Vice Presidente del Parlamento Europeo; Roberto Monaco, Segretario Generale FNOMCeO; Veronica Manfredi, Direttrice della Zero Pollution Strategy della Commissione Europea; Pier Mannuccio Mannucci, Emerito di Medicina Interna, Università Statale di Milano e DavId  Korn, Dirigente Medico Pronto Soccorso Pediatrico  e Responsabile  dei progetti  di Digital Health del Policlinico Universitario Gemelli IRCCS di Roma.

Cresce la mortalità per malattie cardiovascolari e respiratorie

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