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Giovedì, 28 Marzo 2024
Salute e medicina on line

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A cura di dottoressa Rosanna Cesena

Dal World Meteorological Day 2023 il futuro del meteo

Clima ed acqua, attraverso le generazioni

La Giornata Mondiale della Meteorologia (World Meteorological Day) viene celebrata il 23 marzo di ogni anno, dal 1950. E’ stata introdotta dalla Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM), Agenzia Intergovernativa di carattere tecnico delle Nazioni Unite, con sede a Ginevra, per commemorare la sua istituzione e l’entrata in vigore dello statuto. Svolta in 187 Paesi membri, promuove la cooperazione internazionale e lo scambio di informazioni nel campo della meteorologia, intesa come tempo atmosferico, ma anche climatico, idrologia e le relative scienze geofisiche. È una Giornata-evento sugli argomenti più attuali del cambiamento climatico e per il 2023 il tema ha come titolo: The Future of Weather, Climate and Water across Generations, ovvero Il futuro del meteo, clima e acqua, attraverso le generazioni. Il nuovo rapporto sul cambiamento climatico 2022 del Gruppo Intergovernativo sul cambiamento climatico (IPCC) mostra l’importante crisi idrica del Pianeta e le sfide future che saranno quelle della corretta gestione dell’acqua.

LA METEOROLOGIA, DALLE ORIGINI AD OGGI

L’uomo ha sempre tentato di scoprire le cause dei fenomeni atmosferici per cercare di prevedere in tempo utile il loro manifestarsi. La previsione del tempo era ampiamente praticata già dal settimo secolo avanti Cristo e l’interesse per la meteorologia si verificava in modo singolare nella antichità classica. Celebri i contributi di Ippocrate (460-377 a.C.) che, come medico si occupò delle patologie che le persone sviluppavano in particolari condizioni climatiche e di Aristotele (383-322 a.C.), che oltre ad essere un grande filosofo, emerge come studioso dei movimenti dell’aria, delle nebbie, delle temperature e di tutti quegli eventi che erano stati interpretati come espressione della volontà degli dei. Aristotele fu il primo meteorologo del mondo che arrivò ad approfondire una vera e propria analisi delle vicende del tempo con un’opera dal titolo “Meteorologica” (Studio di ciò che sta sospeso in alto), un’opera che suscita ancora oggi l’ammirazione degli studiosi e che ha rappresentato il primo tentativo di discussione organica della meteorologia. Plinio il Vecchio (23-79 d.C.) con la sua “Historia naturalis”, ha rappresentato per tutto il Medioevo il testo classico della previsione del tempo fondata sui principi della Astrologia.

Uno dei più illustri precursori della meteorologia scientifica è stato Leonardo Da Vinci (1452-1519) che seppe distogliere la scienza dalle superstizioni medievali.  La stagione della meteorologia strumentale ha inizio dopo l’invenzione del termometro da parte Galileo Galilei (1564-1642), l’astronomo al quale si deve un importante impulso alla rivoluzione scientifica. Con l’invenzione del barometro ad opera di Evangelista Torricelli (1608 – 1647), l’atmosfera divenne oggetto di approfonditi studi sino ad arrivare alla elaborazione di dati quantitativi di temperatura, umidità e pressione barometrica. La meteorologia su scala internazionale spetta alla scuola norvegese di Bergen, che nel 1920 rese possibile, a livello operativo, l’analisi delle carte meteorologiche a scala continentale, mettendo in evidenza la struttura fisica di sistemi meteorologici (cicloni, masse d’aria). Tra il 1930 e il 1940 iniziò uno studio sistematico degli strati superiori della atmosfera. In un primo momento vennero impiegati degli aerostati, ma il rapido sviluppo della aviazione mondiale consentì alla meteorologia di tutti i paesi più sviluppati di costituire delle sezioni di volo per sondaggi dell’atmosfera con aeroplano e l’applicazione di uno speciale strumento (meteorografo). Tra il 1940 ed il 1950 subentrò in tutti i principali servizi meteorologici del mondo, la radiosonda, uno strumento in grado di registrare in quota i dati meteorologici di pressione, temperatura, umidità, vento in direzione ed intensità. 

Tra gli anni 60 ed 80 del secolo scorso, il complesso di studi sulla circolazione generale dell’atmosfera ha consentito l’elaborazione di una particolare teoria sulla divergenza e sulla vorticità delle correnti in quota, in grado di spiegare, da un punto di vista dinamico, l’evoluzione e lo sviluppo delle varie perturbazioni atmosferiche, permettendo l’impostazione di sofisticati modelli matematici di atmosfera, un traguardo di grandissimo interesse nella previsione obbiettiva del tempo, con metodi fisico-matematici. L’Italia ha una struttura morfologica tra le più complesse al mondo, risultando immersa nel bacino del Mediterraneo e interessata da due catene montuose: le Alpi che la separano dal resto della Europa e gli Appennini che la percorrono per tutta la sua lunghezza. Due catene che fanno da barriera alle correnti atmosferiche, attivando, a volte, una serie di situazioni diverse anche a distanza di pochi chilometri e che possono rappresentare un elemento di disturbo a qualsiasi modello matematico di atmosfera. Tra tutte le previsioni numeriche, quelle valide tra le 24 e le 48 ore possono considerarsi abbastanza attendibili, quelle valide da tre fino a sette giorni sono forse meno sicure, ma utilizzabili, come linea di tendenza.

Dal World Meteorological Day 2023 il futuro del meteo

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