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Salute e medicina on line

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A cura di dottoressa Rosanna Cesena

Dalla pet therapy importanti benefici contro paure ed insicurezze

La pet therapy, si riferisce all’impiego degli animali da compagnia per curare specifiche malattie. Il termine, è stato coniato nel 1964 dallo psichiatra e psicoterapeuta infantile Boris M.Levinson che si rese conto di come la presenza del proprio cane portasse benefici sia a livello psicologico che comportamentale ad un suo piccolo paziente autistico. Le esperienze di Levinson furono riprese nel 1975 da due psichiatri americani, Samuel ed Elisabeth Corson che studiarono l’interazione tra un gruppo di pazienti con disturbi mentali e alcuni cani che vivevano presso l’ospedale. In Italia, la pet therapy approda nel 1987 al Convegno su:Il ruolo degli animali nella società, ma la vera svolta avviene nel 2009 quando a Legnaro (Padova), presso l’Istituto Zooprofilattico delle Venezie  fu istituito il Centro di Referenza Nazionale per gli Interventi Assistiti con gli animali.

Cavalli, conigli, cani e gatti, tutti a modo loro possono interagire con pazienti grandi e piccoli. Questa pratica non riguarda solo chi soffre di una patologia o si trova costretto in luoghi di cura, ma anche dopo l’isolamento dei bambini dovuto alla pandemia da Covid, c’era un bisogno concreto di normalità.

I benefici di un contatto fisico tra persone ed animali sono noti e sorprendenti, soprattutto quando si tratta di bambini o ragazzi con esigenze particolari. La dog therapy funziona moltissimo per trattare l’anoressia – dice la dottoressa Ludovica Vanni, presidente della Associazione “For a smile onlus– perché è una malattia dove emerge il desiderio del non vivere, ma al tempo stesso quello di essere amati ed il cane ama incondizionatamente. Non c’è una razza di cani più portata di altre, alcuni però sono di indole più mite come il Golden Retriever che si presta molto alle coccole con il bambino e più il bimbo è piccolo più cercherà il cane grande perché lo trova divertente.

I cani di taglia più contenuta sono invece i più giocherelloni, con loro si sperimentano i giochi con la palla, il lancio del cerchio, lo slalom. A compiere un tour terapeutico in Italia, sono 40 cani e i rispettivi coadiutori e altri circa 40 esperti tra: veterinari, psicologi, psicoterapeuti, neuropsicomotricisti, medici, staff dei reparti ospedalieri e docenti scolastici. Ma non vi sono solo i cani, all’ospedale Niguarda di Milano, troviamo anche i cavalli. Benefici reali e misurabili nel reparto di pediatria dell’Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano, dove sono ricoverati molti bimbi affetti da malattie rare. La pet therapy, ha cambiato la situazione generale: i bambini sono felici quando il cane entra nella loro stanza, la tensione per la visita e gli esami si allenta e la paura passa. Il linguaggio non verbale dei cani si armonizza con le difficoltà cognitive e di linguaggio dei bambini e favorisce tutte le relazioni, sia con i bambini disabili che con il personale medico e sanitario. Anche l’Ospedale Bambino Gesù di Roma conosce bene l’Associazione e i suoi amici a quattro zampe, soprattutto nel reparto di neuro riabilitazione.

Un progetto particolare a Torino Dental school si rivolge a bambini che hanno esigenze particolari e che necessitano di cure odontoiatriche. Settanta poltroncine dove i bimbi disabili, quelli che stanno seguendo la chemioterapia o facendo riabilitazione, possono rilassarsi con un assistente speciale: un cane seduto sulla poltrona del dentista. I piccoli pazienti prima conoscono il cane, lo accarezzano e giocano insieme. Poi inizierà la vera visita del dentista.

Dalla pet therapy importanti benefici contro paure ed insicurezze

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