Dalla rivoluzione Crispr la nuova era dell’editing genetico
Secondo lo scienziato Kevin Davies, la nuova tecnica sarà decisiva per costruire il mondo di domani
In un recente libro intitolato: “Riscrivere l’umanità. La rivoluzione Crispr e la nuova era dell’editing genetico”, edito da Cortina, lo scienziato Kevin Davies evidenzia le applicazioni pressoché infinite della nuova tecnica, che sarà decisiva per costruire il mondo di domani. Sarà però necessario munirsi di barriere etiche per evitare abusi e sperimentazioni pericolose.
Il professor Davis, classe 1960, laureato in Biochimica presso l’Università di Oxford, con un dottorato di ricerca in genetica molecolare alla University of London, è il direttore esecutivo del “Crispr Journal” e direttore-fondatore di “Nature Genetics”.
UNA BREVE SINTESI DEL SUO LIBRO.
Crispr è una tecnica di editing genetico che permette di correggere il DNA di qualsiasi organismo, la cui scoperta è valsa a Emmanuelle Charpentiere a Jennifer A. Doudna, il Premio Nobel per la Chimica 2020. I suoi effetti sono oggetto di studio nel campo delle malattie ereditarie, ma sono costantemente al centro di questioni etiche e dibattiti su possibili applicazioni anche in altri campi.
Crispr è il nome di un particolare pattern ripetuto di lettere del DNA (Acgt) in alcuni batteri. Gli scienziati hanno accertato circa quindici anni fa che la funzione naturale di Crispr è quella di fornire un sistema immunitario per difendere i batteri dai virus e nel 2011 hanno trasformato questo sistema in uno strumento di editing genetico
Cosa programmabile in grado di colpire quasi tutte le sequenze specifiche di DNA.
La tecnologia è utilizzata nei laboratori di tutto il mondo e le applicazioni sono quasi infinite.
Cosa accadrebbe se l’umanità potesse alterare la sostanza stessa del codice genetico? L’umanità può già farlo. Il problema è l’estendere alla maggior parte delle persone .
La domanda potrebbe riferirsi allo scandalo “Crispr Babies” del 2018, quando uno scienziato cinese modificò il DNA di embrioni umani. Un campanello d’allarme etico perché per la prima volta uno studioso aveva deliberatamente ingegnerizzato il DNA di un essere umano, producendo cambiamenti ereditabili che sarebbero stati trasmessi alle generazioni future.
La comunità scientifica si è sollevata in opposizione a questa ricerca e la sperimentazione dovrebbe essere ritentata solo sotto linee guida molto rigorose.
La Rivoluzione Crispr è iniziata perché alcuni microbiologi, in Spagna e nei Paesi Bassi erano curiosi di queste ripetizioni del DNA e volevano capire la loro funzione biologica. Di conseguenza, ora abbiamo un settore in forte espansione della industria biotecnologica, con Aziende da miliardi di dollari, come Intellia, Editas, Crispr Therapeutics e BeamTherapeutics che lavorano alla cura di una lunga lista di malattie genetiche, oltre a nuove aziende pronte ad unirsi a loro.
Le prime applicazioni di Crispr si concentrano su organi e tessuti come il fegato e l’occhio. Il trattamento di malattie come la distrofia muscolare può essere più complicato, perché sarà necessario modificare più cellule. Il trattamento dei disturbi del cervello comporta ulteriori sfide, quindi si farà più avanti di qualche anno. Con nuove e più precise forme di editing genetico, si spera che anche i disturbi dello sviluppo neurologico saranno curabili utilizzando Crispr.
Crispr ha anche applicazioni sulle coltivazioni vegetali; nei prossimi decenni la maggior parte delle colture saranno progettate utilizzando questa nuova tecnica. Il suo editing del gene infatti può produrre modifiche specifiche al genoma della pianta senza lasciare DNA estraneo o danni collaterali.
Si discute molto sul futuro della umanità, afferma il professor Davis, ma io non sono un sostenitore dei tentativi di accrescere le potenzialità della specie umana. Quali geni modificheremmo? Possiamo essere certi che non ci sarebbero effetti collaterali? Le idee sul miglioramento della intelligenza umana o su altri aspetti della cognizione sono destinate al fallimento. Sarebbe invece interessante se potessimo progettare una resistenza genetica a determinati virus o radiazioni”.
La questione etica
Il dibattito su Crispr e sull’editing genetico sarà sempre più acceso nei prossimi anni. Il premio Nobel Jennifer Doudna quando sono emersi i primi rapporti sugli esperimenti di modifica genetica negli embrioni umani nel 2015, ha chiesto agli scienziati di riunirsi per discutere le implicazioni etiche. Ci sarà un’altra importante Conferenza su questo argomento a Londra nel 2022.
C’è inoltre un accordo diffuso, nella comunità scientifica sul fatto che, per il momento, l’editing Crispr non dovrebbe essere tentato sugli embrioni umani, in parte perché non è una tecnica perfetta e prevedibile, ma anche perché ci sono ancora pochi scenari in cui questo intervento abbia un vero senso medico.