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Salute e medicina on line

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A cura di dottoressa Rosanna Cesena

Gli anti Covid, all’orizzonte il richiamo vaccino multivalente, lo Sputnik Light e il vaccino orale

Gli Esperti concordano che i vaccini che utilizzano la tecnologia a mRNA , rispetto al vettore adenovirale, potranno essere adattati velocemente e con facilità per rispondere ad eventuali varianti pericolose. La conferma arriva dalla Azienda Farmaceutica “Moderna” (USA), già produttrice del primo vaccino con questa metodica, attualmente in uso.L’Azienda ha comunicato i primi risultati di uno studio clinico in fase 2 su un “richiamo multivalente ed ha annunciato di aver riscontrato una promettente risposta immunitaria contro le varianti più pericolose del Sars-CoV-2 : la brasiliana e la sudafricana, testando una dose di richiamo da 50 microgrammi in individui già vaccinati. I risultati mostrano un aumento delle risposte anticorpali neutralizzanti contro il virus originale ed anche contro la variante B.1.351 e la P1, individuate in Sudafrica e Brasile. Le dosi di richiamo sono state generalmente ben tollerate, rafforzando la strategia che il richiamo possa essere protettivo contro queste nuove varianti.

Da Mosca, arriva la notizia che il vaccino Sputnik dispone ora anche di una versione a dose singola chiamata “Sputnik Light”, già registrata in Russia. L’antidoto avrebbe dimostrato una efficacia del 79,4% e si è dimostrato efficace contro tutti i nuovi ceppi di coronavirus, come dimostrato dal Centro Gamaleya durante i test di laboratorio. Si tratta di uno studio clinico di fase III che coinvolge 7.000 persone e condotto in diversi Paesi, tra cui: Russia, Emirati Arabi, Ghana. Sputnik, quando assunto con altri vaccini Light potenzierebbe l’efficacia della vaccinazione; aiuterà a prevenire la diffusione del Coronavirus attraverso una più rapida immunizzazione oltre a sostenere alti livelli di immunità in coloro che sono già stati infettati in precedenza.

Un approccio diverso  per combattere Sars-CoV-2, è attuato dalla Società biotech ”Nextbiomics” spin off della Università Federico II di Napoli che ha depositato una domanda di brevetto per un vaccino batterico da somministrare per via orale che stimola la risposta immunitaria contro la proteina Spike. Utilizza come vettore un batterio probiotico già in commercio e largamente utilizzato. “I dati preclinici condotti sui topi – ha precisato il professor Giuseppe Esposito, docente di Farmacologia all’Università “La Sapienza” di Roma, Responsabile scientifico dello studio, dimostrano che la somministrazione per 5 giorni a settimana per un totale di 17 settimane di “Escherichia Coli Nissle 1917” ingegnerizzato, è in grado di stimolare significativamente la risposta immune con la produzione di anticorpi circolanti di tipo IgM e IgG, senza che fosse documentato alcun effetto collaterale”.

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