Il 16 ottobre ricorre la giornata mondiale dell'alimentazione
La FAO: 820 milioni di persone soffrono la fame; 650 milioni di adulti e 120 milioni di giovani tra i 5 e 19 anni sono obesi. Oltre 40 milioni di bambini sono in sovrappeso; oltre 150 milioni di bambini al di sotto dei 5 anni soffrono di rachitismo e oltre 50 milioni sono deperiti
In occasione del world food day 2019, la Giornata mondiale della alimentazione, che ricorre mercoledì 16 ottobre, il CEFA onlus, organizzazione non governativa che da 45 anni lavora per vincere fame e povertà, presenta l'ottava edizione di "In the name of Africa", la più grande performance di "pixel art" (arte digitale che costruisce immagini) al mondo per accendere i riflettori sulle gravi condizioni di malnutrizione in cui vivono più di 820 milioni di persone. Obiettivo è il raccogliere fondi a sostegno della scuola agraria di Dabaga in Tanzania, a favore della Comunità contadina, formazione e strumenti per coltivare la propria terra.
Eliminare la fame e la malnutrizione sono le grandi sfide del nostro tempo, per questo, le Piazze di Milano, Roma e Bologna, in giorni diversi ( 5, 12 e 19 ottobre) sono completamente apparecchiate con piatti vuoti che, capovolti, singolarmente, svelano dapprima il disegno dell'Africa, poi quello di un libro da cui nasce una spiga (illustrazione del fumettista Francesco Tullio Altan) e la sagoma dell'Uomo vitruviano di Leonardo da Vinci, a sottolineare, proprio nel cinquecentesimo della sua scomparsa, come lo studio, l'educazione, la formazione agricola e la conoscenza tecnica, siano i mezzi fondamentali per sconfiggere la fame nel mondo.
CEFA opera in Africa, centro - sud America e Balcani e la sua missione è vincere la fame lavorando su più fronti, compreso quello della educazione, soprattutto in Africa, dove solo il 41% della popolazione ha accesso alla istruzione ed il 48% possiede un livello molto elementare di scrittura e di calcolo. Al contrario, oltre 672 milioni di adulti e 124 milioni di giovani tra i 5 e 19 anni sono obesi e oltre 40 milioni di bambini, al di sotto dei 5 anni sono in sovrappeso. Oltre 150 milioni di bambini al di sotto dei 5 anni soffrono di rachitismo e oltre 50 milioni sono deperiti.
Oggi, assistiamo ad un cambiamento alimentare: da alimenti di stagione, soprattutto verdure e prodotti ricchi di fibre a diete energetiche ad elevato contenuto di amidi raffinati, zuccheri, grassi, sale, prodotti trasformati, carne ed altri alimenti di origine animale e si ricorre con maggior frequenza ai supermercati, fast-food, cibi di strada e ristoranti da asporto. La combinazione di diete scorrette e stile di vita sedentario ha fatto crescere i tassi di obesità, non solo nei Paesi sviluppati, ma anche in quelli a basso reddito, dove spesso coesistono la fame e l'obesità. La dieta scorretta è una delle principali cause di morte in tutto il mondo per malattie non trasmissibili, tra cui patologie cardiovascolari, diabete ed alcuni tipi di tumore.
La Giornata mondiale della alimentazione, ricorda l'anniversario della data di fondazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'Agricoltura (FAO), avvenuta a Quèbec in Canada, il 16 ottobre 1945. Istituita dai Paesi membri della FAO durante la 20° Conferenza Generale della Organizzazione nel novembre 1979, da quella data, la celebrazione viene osservata ogni anno in più di 150 nazioni per sensibilizzare sulle problematiche della povertà, della fame e della malnutrizione, sulla sicurezza alimentare e per diffondere diete nutrienti per tutti. L'obiettivo principale è incoraggiare le persone a livello globale ad agire contro questi problemi. La maggior parte dei temi trattati riguardano l'agricoltura, perché gli investimenti in essa, con il supporto dell'educazione sanitaria, potranno trasformare queste situazioni. Nonostante l'importanza dell'agricoltura nella economia di molti Paesi in via di sviluppo, questo settore è spesso povero di investimenti.
Il tema della sicurezza alimentare è strettamente connesso a quello dei cambiamenti climatici. Un numero sempre crescente di agricoltori, pescatori e allevatori stanno subendo gravi perdite causate da temperature sempre più elevate e da una frequenza maggiore di disastri naturali, tutto ciò a fronte della costante crescita della popolazione mondiale. Si prevede che entro il 2050 la popolazione mondiale raggiungerà i 9,6 miliardi e per soddisfare la domanda alimentare globale saranno necessari sistemi agricoli e alimentari in grado di adattarsi agli effetti negativi dei cambiamenti climatici, quindi, più resistenti, efficienti e sostenibili.