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Salute e medicina on line

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A cura di dottoressa Rosanna Cesena

Il cambiamento climatico in Italia nel 2022

Nei primi otto mesi 1.567 eventi estremi tra nubifragi, tornado e tempeste

Negli ultimi 50 anni, l’Italia conta 1.610 vittime causate da frane e inondazioni, 42 dispersi e 1.875 feriti. Da inizio anno 40 persone sono morte a causa di alluvioni e frane. Tragedie, come quella avvenuta, circa un mese fa, nelle Marche ed ora ad Ischia sono sempre più frequenti. Quello che è successo non è solo abusivismo e mancata manutenzione, ma forse non si è preso in giusta considerazione un Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti del clima per la governance e l’attuazione degli interventi, il monitoraggio e la valutazione delle azioni.

Il Ministro per l’Ambiente e la Transizione ecologica, Gilberto Pichetto Fratin si è impegnato affinché, chi di competenza, possa definire tale documento entro il 31 dicembre di quest’anno. Non si può dare vita alla prevenzione se non si conosce la previsione del rischio - ha dichiarato Nello Musumeci, Ministro per il Sud.

Quella di Ischia è una tragedia annunciata che ha cause e responsabilità precise - ha puntualizzato il WWF.

Ad Ischia, non esistono piani di evacuazione, nonostante i numerosi rischi che minacciano l’isola: vulcanico, sismico e di smottamenti - ha spiegato il geologo Aniello Di Iorio.

Sul territorio italiano dal 2000 al 2019 il dissesto idrogeologico - dati CNR-IRPI (Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica) - ha causato 438 morti. Un milione e 300mila cittadini vivono in aree a rischio frane e molti di più a rischio alluvione, ha ricordato Italia Nostra, manca la percezione del rischio e del pericolo. Occorre educare ed informare la popolazione.

Il 18,4% della superficie nazionale è catalogato nelle classi a maggiore pericolosità per frane e alluvioni. Se si considera il rischio alluvioni, circa 2,4 milioni di abitanti vivono in aree a pericolosità elevata, dato, che sale a 6,8 milioni per le aree classificate a media pericolosità. Nelle aree a pericolosità frana elevata o molto elevata si trovano 565mila edifici (il 3,9% del totale), 84mila imprese di industrie e servizi (1,8%), oltre 12mila beni culturali (quasi il 6% di quelli esistenti).

Se i cambiamenti portano a situazioni climatiche difficili (tropicalizzazione) con elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, rapido passaggio dal Sole al maltempo e precipitazioni brevi e intense, anche il consumo del suolo – secondo Coldiretti – è un fenomeno inarrestabile. Negli ultimi 50 anni è scomparso quasi 1 terreno agricolo su 3. Evidenzia ISPRA che è 2 mq la quantità di suolo che ogni secondo viene cementificata.

In Campania, negli ultimi 10 anni, la superficie agricola utilizzata è passata da circa 590mila ettari a poco più di 550mila, con una riduzione dell’8%. Quasi 40mila ettari sono spariti dalla manutenzione delle aziende agricole a causa della cementificazione oppure dell’abbandono. Entrambi i fenomeni riducono la resilienza del suolo, rispetto ai fenomeni atmosferici.

Il cambiamento climatico in Italia nel 2022

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