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Giovedì, 25 Aprile 2024
Salute e medicina on line

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A cura di dottoressa Rosanna Cesena

In Italia nuovi focolai di Coronavirus

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato una ordinanza che vieta l'ingresso e il transito da Paesi a rischio Covid

In Italia scatta il divieto di ingresso per chi arriva da Paesi a rischio Covid. Ad annunciarlo, il Ministro della Salute Roberto Speranza. "Sentito i Ministri degli Affari Esteri, dell'Interno e dei Trasporti, ho firmato una nuova ordinanza che prevede il divieto di ingresso e di transito sul territorio nazionale di cittadini  che nei 14 giorni antecedenti  hanno soggiornato o sono transitati nei seguenti  Paesi (tredici): Armenia, Bahrein, Bangladesh, Brasile, Bosnia Erzegovina, Cile, Macedonia, Moldavia, Oman, Panama, Perù, Kuwait, Repubblica Domenicana. Per tutti gli altri Paesi extra UE ed extra Schengen, resta l'obbligo di quarantena. Al fine di garantire un adeguato livello di protezione sanitaria, sono sospesi anche i voli diretti e indiretti da e per i Paesi indicati. L'epidemia a livello globale è nella fase più acuta, non possiamo vanificare i nostri sacrifici degli ultimi mesi -  ha dichiarato il Ministro Speranza - per questo abbiamo scelto la via della prudenza".

Il problema dei voli aerei in transito con passeggeri provenienti da zone a rischio era stato oggetto, nei giorni scorsi, di una missiva del Ministro Speranza al Commissario della Unione Europea alla Salute Stella Kyriakides e al Ministro della Salute tedesco Jean Spahn, per decidere al più presto nuove misure rigorose e cautelative per gli arrivi da aree extra Schengen ed extra UE. "E' necessario - aveva ribadito il Ministro Speranza -  che Commissione e Presidenza promuovano un maggiore coordinamento tra gli Stati membri per garantire una maggiore efficacia nel contenere la diffusione di contagi causati da focolai di origine esterna di Sars - CoV -2". Intanto, tornano a salire i contagi in Italia, con focolai sparsi, cioè l'improvviso aumento di casi all'interno di aree circoscritte. Ed è proprio sulla individuazione ed il contenimento immediati che si basa la seconda fase della epidemia che, se svolta con efficacia, eviterà una seconda ondata di infezioni. Una buona notizia arriva dall'Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, che dopo 137 giorni dal ricovero del primo paziente, la Terapia Intensiva è Covid - free.  Nei giorni più critici della pandemia, era arrivata ad ospitare oltre cento pazienti intubati, attualmente restano ricoverati alcuni malati contagiati dal coronavirus, ma ormai negativizzati.

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