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Giovedì, 28 Marzo 2024
Salute e medicina on line

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A cura di dottoressa Rosanna Cesena

In procedura di valutazione Spikevax, il vaccino adattato alla variante Omicron

Cinque sottovarianti, Omicron alza la curva dei contagi e sarà compito dei nuovi vaccini, in arrivo tra settembre e ottobre, provare ad inseguire l’evoluzione del virus

Cinque sottovarianti, Omicron alza la curva dei contagi e sarà compito dei nuovi vaccini, in arrivo tra settembre e ottobre, provare ad inseguire l’evoluzione del virus.

L’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA), ha iniziato la revisione a rotazione per una versione di Spikevax (m-RNA-1273-214), il vaccino bivalente, della Azienda Farmaceutica Moderna contro la Covid – 19, adattata per la protezione contro il ceppo originale di Sars-CoV-2 e contro la variante Omicron.

Una prima versione del vaccino aggiornato conteneva metà della dose, cioè 25 microgrammi, con la sequenza genetica della proteina Spike del virus di Wuhan, emerso in Cina a fine 2019 e l’altra metà della variante Beta, identificata in Sudafrica circa due anni fa.

L’attuale vaccino aggiornato contiene metà dose con la sequenza genetica del virus di Wuhan e metà con Omicron 1. È stato testato il sangue di persone che hanno ricevuto il vaccino aggiornato, sia sul virus Omicron 1 che sulle varianti successive; la risposta immunitaria è stata decisamente più forte rispetto al vaccino usato sino ad ora, che contiene solo la sequenza del virus originale di Wuhan.

Per testare il vaccino aggiornato sono stati vaccinati circa 800 volontari che avevano già ricevuto tre dosi, alcuni erano anche stati infettati da Omicron. Dopo 15 giorni e di nuovo dopo un mese è stato prelevato il sangue e misurato la quantità di anticorpi neutralizzanti.                                          

La composizione dei vaccini Covid -19, ha sottolineato EMA, dipenderà dalle raccomandazioni delle Autorità sanitarie pubbliche, dalla Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dalle considerazioni degli organismi di regolamentazione quali l’EMA, e altri membri della Coalizione Internazionale delle Autorità di regolamentazione dei medicinali (ICMRA), enti che stanno lavorando in stretta collaborazione per determinare i ceppi appropriati per i vaccini Covid adattati.

COME FUNZIONA IL VACCINO SPIKEVAX DI MODERNA

Spikevax agisce preparando l’organismo a difendersi dalla Covid-19.Contiene una molecola chiamata Rna messaggero (mRna) con le istruzioni per produrre Spike, la proteina sulla superficie del Sars-CoV-2 di cui il virus ha bisogno per entrare nelle cellule del corpo umano. Una volta iniettato il vaccino, le cellule dell’organismo leggeranno le istruzioni dell’m-Rna e produrranno temporaneamente la proteina Spike. Il sistema immunitario della persona vaccinata riconoscerà questa proteina come estranea e risponderà producendo le proprie difese naturali, ossia gli anticorpi e le cellule T. Qualora la persona vaccinata dovesse entrare in contatto con il Sars-CoV-2, il suo sistema immunitario riconoscerà il virus e sarà pronto a combatterlo. L’m-Rna del vaccino non resta nell’organismo, ma si degrada poco dopo la vaccinazione.

LA SITUAZIONE EPIDEMIOLOGICA IN ITALIA

L’abolizione quasi completa delle misure di contenimento della pandemia è il segno di un passaggio alla convivenza con il virus, ma non della sua scomparsa. Una possibile recrudescenza nel prossimo autunno, rende fondamentale avere a disposizione strumenti, efficaci da poter utilizzare per prevenire, nei soggetti fragili, un decorso grave della malattia.

Gli indici della pandemia, in Italia, sono tutti in risalita, a conferma di una inversione di tendenza in atto. L’indice di trasmissibilità Rt ha toccato il valore di 0,83, anche se lontano dalla soglia di allarme di 1. Una situazione che, secondo gli esperti richiede un atteggiamento di nuova prudenza, a partire dall’uso delle mascherine, ora obbligatorie solo in Ospedale, nelle RSA e sui trasporti pubblici.

Il professor Giovanni Rezza, direttore della Prevenzione del Ministero della Salute, oltre a confermare i dati, ha sottolineato che solo in due Regioni: Valle d’Aosta e Sicilia si supera la soglia di allerta del 15% per l’occupazione dei reparti ospedalieri.

L’Istituto Superiore di Sanità ha reso noto i risultati della ultima indagine rapida sulla prevalenza delle varianti, dalla quale emerge che, in Italia, il 7 giugno scorso, la variante Omicron aveva una prevalenza stimata al 100%, con la sottovariante BA.2 predominante al 62,98%, complice la diminuzione di efficacia dei vaccini nel prevenire l’infezione. Sono aumentati i casi riconducibili alle sottovarianti BA.4 e BA.5 e questa ultima sale al 23,15% di prevalenza, dallo 0,41% della precedente indagine, ma non c’è evidenza che siano associate ad una aumentata gravità delle manifestazioni cliniche.

In procedura di valutazione Spikevax, il vaccino adattato alla variante Omicron

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