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Giovedì, 25 Aprile 2024
Salute e medicina on line

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A cura di dottoressa Rosanna Cesena

L'Istituto Superiore di sanità e l'agenzia Italiana del farmaco valutano l'efficacia della plasmaterapia

L'Istituto Superiore di Sanità (ISS) e l'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), sono impegnati in un progetto di studio per valutare con una metodica unica e standardizzata l'efficacia e la sicurezza del plasma ottenuto da pazienti guariti dal Coronavirus.  Alla ricerca partecipano diversi Centri, compresi i primi che ne stanno valutando l'efficacia a livello locale. Il progetto è mirato ad ottenere evidenze scientifiche sul ruolo che può avere l'infusione di anticorpi presenti nel plasma di soggetti guariti dalla infezione, nel neutralizzare l'effetto del virus  su malati affetti da forme severe di Covid -19.

LA PLASMATERAPIA NELLA COVID - 19

La plasmaterapia, nonostante la doverosa prudenza degli scienziati e ricercatori, sembra essere efficace e promettente. La tecnica di "aferesi" consente di estrarre il plasma e altri elementi (globuli rossi, globuli bianchi e piastrine) dal sangue intero ed è stata ideata dal Policlinico San Matteo di Pavia nel 1982. Il plasma ricco di anticorpi, considerato una terapia salvavita, è già stato utilizzato durante le emergenze sanitarie di Ebola e di Sars e a Wuhan (Cina), nella pandemia da Covid - 19, durante la quale sono stati trattati 1000 pazienti. A fine marzo è iniziata la sperimentazione anche in Italia, inizialmente al Policlinico San Matteo di Pavia, poi all'Ospedale Carlo Poma di Mantova, a Lodi, Padova, Novara e nella Regione Puglia, oltre ad un caso, recentissimo di paziente guarito a Pisa, comunicato dal professor Francesco Menichetti, Direttore Malattie Infettive della Azienda Ospedaliera Universitaria di Pisa. Medici del Reparto di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale del San Matteo, in collaborazione con le strutture di Mantova, Lodi e l'Azienda Ospedaliera di Padova e di Novara hanno sperimentato la terapia su 52 pazienti.

METODO DI PLASMATERAPIA

Vengono prelevati 600 millilitri di plasma da pazienti Covid guariti, cioè persone che abbiano sviluppato gli anticorpi neutralizzanti il virus e che sono in buone condizioni di salute generali.

Da quel prelievo si ricavano due dosi da 300 millilitri. Il protocollo messo a punto dal Policlinico San Matteo prevede 3 somministrazioni ed il paziente viene monitorato per verificare la risposta alla infusione, a distanza di 2 giorni una dall'altra. La compatibilità per il plasma viene fatta sul gruppo sanguigno, come avviene normalmente, secondo il protocollo per le donazioni di sangue. Sono stati molti i guariti che si sono offerti di donare il plasma, ma non tutti risultati idonei. Dei circa 400, solo 125 sono diventati donatori. "Il Centro Nazionale Sangue ha raccomandato esami aggiuntivi che rendano il plasma ancora più testato e sicuro" - ha riferito il professor Cesare Perotti, Direttore del Dipartimento di Pavia. In aggiunta, il plasma del donatori del Policlinico di Pavia viene sottoposto ad un ulteriore test di laboratorio di virologia molecolare diretto dal professor Fausto Baldanti. Per il professor Perotti, il trattamento con plasma iperimmune è l'unico razionale, sia biochimico che immunologico del Coronavirus ed è praticamente senza effetti collaterali.

La sperimentazione ha coinvolto anche l'Ospedale di Mantova, la Immunoematologia e Medicina trasfusionale diretta dal professor Massimo Franchini, la Pneumologia diretta dal professor Giuseppe De Donno ed il dottor Salvatore Casari, direttore Malattie Infettive. Il professor Franchini sottolinea che "il plasma prodotto in questo modo è sicuro e la possibilità  di trasmettere malattie infettive è pari a zero. Il 50% dei selezionati è composto da donatori abituali di sangue che si sono ammalati di Covid e guariti.  Si tratta di un lavoro rigoroso che segue le indicazioni del Centro Nazionale Sangue. I pazienti a cui viene somministrata la terapia sono quelli più gravi, ma prima che le loro condizioni comportino il ricovero in terapia intensiva. I miglioramenti si registrano nel giro di uno o due giorni. Gli anticorpi (immunoglobuline) sono proteine coinvolte nella risposta immunitaria che vengono prodotte dai linfociti B, in risposta ad una infezione e aiutano il paziente a combattere l'agente patogeno legandosi ad esso e neutralizzandolo. E' questo che avviene con la plasmaterapia".

L'Istituto Superiore di sanità e l'agenzia Italiana del farmaco valutano l'efficacia della plasmaterapia

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