rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Salute e medicina on line

Salute e medicina on line

A cura di dottoressa Rosanna Cesena

L’Italia prepara le misure in caso di peggioramento del quadro epidemiologico

L’evoluzione della pandemia, dipendente dall’elevato numero di casi manifestati in Cina, è imprevedibile. L’Italia deve quindi prepararsi ad affrontare un inverno in cui si potrebbe osservare un aumentato impatto sulle strutture sanitarie, attribuibili a diverse malattie respiratorie acute, prima fra tutte l’influenza e la possibile circolazione di nuove varianti di SARS-CoV-2.

E’ quanto ha affermato in una nuova Circolare il Ministro della Salute, Orazio Schillaci raccomandando l’intensificazione della sorveglianza e del sequenziamento genomico per identificare eventuali nuove varianti del virus. Tra le azioni da adottare in caso di peggioramento del quadro epidemiologico sono elencati: uso delle mascherine al chiuso, lavoro domiciliare, riduzione delle aggregazioni di massa e ventilazione degli ambienti. Per alcune categorie a rischio: over 80, ospiti RSA, persone dai 60 anni in su, con fragilità, accelerazione nella somministrazione delle quarte dosi di vaccino anti-Covid e di una ulteriore dose a base di m-RNA, nella formulazione bivalente.

Il Ministero, invita inoltre le Regioni a verificare e a rafforzare lo stato di preparazione, pianificando posti letto dedicati, facendo scorte di dispositivi medici, farmaci, vaccini, assicurando la disponibilità di personale sanitario e la gestione domiciliare dei pazienti. Si tratta di misure di prevenzione – ha precisato il Ministro - che ha confermato, al momento, l’assenza di nuove varianti nei test effettuati sui passeggeri cinesi negli scali italiani, come misura precauzionale.

La situazione epidemiologica italiana, nella quasi totalità dei casi è dovuta alla variante Omicron che costituisce il 99,95% dei sequenziamenti, il restante 0,05% è da attribuire ai ricombinanti Delta/Omicron.

E’ monitorata in continuo la circolazione della sottovariante Omicron XBB “Gryphon” (ricombinante dei sotto-lignaggi Ba.2.10.1 e Ba.2.75), che secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, in Italia, ora è al 2%) e dei relativi sotto lignaggi e che si pensa possa essere attribuita alla diffusione dei casi in Cina. Questi ricombinanti sono considerati varianti di interesse per la presenza di mutazioni associabili a capacità di immuno-evasione.

La Commissaria alla Salute della UE, Stella Kyriakides ha scritto ai 27 Paesi membri che occorre rimanere molto vigili, poiché i dati epidemiologici o i test affidabili per la Cina, sono piuttosto scarsi, la copertura vaccinale è bassa e non esiste equivalenza tra i certificati di vaccinazione o di guarigione cinesi e il certificato digitale Covid-19 della UE. La Commissaria chiede anche di aumentare la sorveglianza genomica e di analizzare le acque reflue, incluse le acque di scarico degli aeroporti principali ed auspica una azione coordinata, basata su: informazione, trasparenza ed approccio scientifico.

L’Italia prepara le misure in caso di peggioramento del quadro epidemiologico

IlPiacenza è in caricamento