"L'oceano, il nostro clima e il tempo"
Il 23 marzo la Giornata mondiale della meteorologia
Il 23 marzo ricorre la Giornata Mondiale della Meteorologia, istituita dalla Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ricorrenza entrata a far parte del calendario celebrativo, a partire dal 1950, data che segnò la nascita della Convenzione Intergovernativa della Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO: World Meteorological Organization). La finalità della Giornata è di promuovere la ricerca e la cooperazione tra i Paesi aderenti e lo scambio di informazioni per la sicurezza, il benessere della popolazione e la qualità dell'ambiente. L'evento di quest'anno ha per titolo: "The ocean, our climate and weather - L'oceano, il nostro clima e il tempo".
La Meteorologia rappresenta oggi un supporto fondamentale per la corretta gestione delle risorse d'acqua, grazie alla sua capacità di misurare e prevedere i fenomeni climatici, come gli uragani, piogge torrenziali, inondazioni. Si parla di crisi idrica che interessa sempre più diverse regioni geografiche del globo colpite da prolungate siccità e dalle conseguenze che ciò comporta in termini di produzione e sicurezza alimentare. Si misurano e valutano il diradamento delle precipitazioni, il depauperamento delle riserve e bacini idrici, l'assottigliamento dei ghiacciai e delle nevi perenni. Fenomeni che destano preoccupazione, sia per la necessità delle produzioni agricole che per i rifornimenti urbani e le necessità sociali.
L'oceano copre il 70% della superficie terrestre, è uno dei principali motori del tempo e del clima del mondo e svolge un ruolo centrale nel cambiamento climatico. E' un importante vettore della economia globale: trasporta oltre il 90% del commercio mondiale e sostiene il 40% della umanità che vive entro 100 Km dalla costa. I servizi Meteorologici e Idrologici nazionali e Ricercatori monitorano regolarmente l'oceano e come sta cambiando, modellando il modo in cui influisce sull'atmosfera e fornendo un'ampia varietà di servizi marittimi, incluso il supporto alla gestione costiera e alla sicurezza della vita in mare. Il tema della Giornata mondiale della meteorologia 2021 - L'oceano, il nostro clima e il tempo - celebra l'attenzione dell'OMM nel collegare l'oceano, il clima e le condizioni meteorologiche all'interno del Sistema Terra. Segna anche il lancio del decennio delle scienze oceaniche delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile (2021-2030).
Nella storia della meteorologia, i lavori sui cicloni e sulle tempeste, realizzati intorno alla metà dell'ottocento, dovevano servire agli scienziati da stimolo per iniziare a muoversi verso organizzazioni nazionali ed internazionali della meteorologia di tipo moderno. Merito di uno di loro, il famoso astronomo dell'Osservatorio di Parigi, Urbain Jean Joseph Le Verrier, era il progetto di una vasta rete meteorologica destinata ad avvertire i marinai di Francia e di Europa dell'arrivo delle tempeste. Un piano che nel febbraio del 1855, aveva incontrato l'alto benestare dell'Imperatore Napoleone III. Un altro astronomo, il Gesuita Angelo Secchi, sarà in grado di creare, nel 1856, nel territorio dello Stato Pontificio, il primo Servizio sistematico al mondo di previsione e preavviso delle tempeste. La sua sede si trovava presso il monumentale complesso edilizio del Collegio Romano.
Alla Organizzazione Meteorologica Mondiale aderiscono 193 Stati; è la discendente dell'International Meteorological Organization (IMO), fondata nel 1873, uno dei più antichi organismi internazionali di carattere tecnico. Dopo la seconda Guerra Mondiale diventò una Agenzia delle Nazioni Unite incaricata di meteorologia, intesa sia come tempo atmosferico che climatico ed idrologia e relative scienze geofisiche. L'attuale Presidente dell'OMM è, dal 2019 il tedesco Gerhard Adrian, professore di Meteorologia Universitàdi Karlsruhe. Il suo interesse principale è di rafforzare l'OMM attraverso un piano strategico sostenibile e strutture di governance efficaci ed efficienti.