La “neutralità climatica” entro il 2050. Il Parlamento Europeo ha approvato in via definitiva il testo della legge
L’Unione Europea trasforma l’impegno politico del “Green Deal europeo” rendendo vincolante la neutralità climatica entro il 2050.
Il suo Parlamento ha infatti approvato in via definitiva la “legge sul clima”, concordata con gli Stati membri nel mese di aprile scorso che aumenta l’obiettivo della UE per la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra (GHG) entro il 2030, dal 40% ad almeno il 55% rispetto ai livelli del 1990.
Dopo il 2050, l’UE punterà direttamente ad emissioni negative.
La Commissione Europea, presenterà una proposta per un obiettivo per il 2040, sei mesi dopo la prima revisione globale nel 2023, prevista dall’Accordo di Parigi e pubblicherà la quantità massima di emissioni di gas serra che l’UE può emettere fino al 2050, senza compromettere gli impegni dell’UE nell’ambito dell’accordo.
Entro il 30 settembre 2023 e successivamente ogni 5 anni, la Commissione valuterà i progressi collettivi raggiunti da tutti i Paesi dell’UE e la coerenza delle misure nazionali verso l’obiettivo europeo per la neutralità climatica, cioè un bilancio in equilibrio fra le emissioni residue nell’atmosfera e le quantità “catturate” attraverso un insieme di soluzioni naturali o artificiali, entro il 2050.
Sulla base di una proposta del Parlamento europeo sarà istituito un Comitato consultivo scientifico europeo sul cambiamento climatico per monitorare i progressi e valutare la coerenza politica europea con questi obiettivi.
La norma appena approvata è una legislazione quadro che dovrà essere ulteriormente completata da nuovi testi destinati a precisare i dettagli su come giungere agli obiettivi: ammontare degli incentivi, vincoli, strumenti contemplati per rendere effettive le riduzioni. Il prossimo 14 Luglio, la Commissione UE presenterà agli europarlamentari un primo “pacchetto Clima” con 11 proposte di legge specifiche su temi quali: le emissioni in vari settori (trasporti, edilizia, agricoltura), le energie rinnovabili e l’introduzione di una carbon tax alle frontiere.