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Salute e medicina on line

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A cura di dottoressa Rosanna Cesena

La professione medica richiede professionalità, umanità ed empatia verso i pazienti

Il medico come semplice uomo è soggetto ad errori, spesso imprevedibili, nonostante le competenze e le dovute attenzioni

Il primo incontro del ciclo “Perity day every day” organizzato dalla Società Medico chirurgica e svolto nella sala conferenze della Parrocchia di San Pietro, ha avuto quale protagonista il dottor Patrizio Capelli, Primario e Direttore del Dipartimento di Chirurgia Generale dell'Azienda Sanitaria della nostra città. Dopo la brillante presentazione storico-clinica del dottor Carlo Mistraletti, il dottor Capelli ha parlato delle sue origini familiari, il suo dilemma tra scegliere di fare il medico ed ancorché il chirurgo e delle sue specializzazioni: in Chirurgia generale, toracica, vascolare, laparoscopica, endovascolare ed in Thecniques Chirurgicals Vasculaires presso l'Università R. Descartes di Parigi.

Le sue scelte professionali, hanno avuto e ancora portano a pesanti rinunce familiari ed affettive. Il medico non è un Dio e come semplice uomo è soggetto ad errori, spesso imprevedibili, nonostante le competenze e le dovute attenzioni, e a volte, angoscianti per tutta la vita. La perdita del nonno materno, è stata la sua prima grande sofferenza ...  Ha trattato alcuni casi clinici, significativi della sua carriera: una perforazione dell'esofago, complicanza a seguito di esame endoscopico; un caso di CID (coagulopatia intravascolare disseminata), complicanza mortale dopo un intervento di aneurisma dell'aorta addominale, in apparenza, ben riuscito; un caso particolare di tumore del colon, di una persona in giovane età, etc.

Intanto che lo ascoltavo, facevo alcune considerazioni su di lui; lo ricordavo come una persona di animo buono e gentile, si direbbe “dal bel carattere”, un medico sempre disponibile ad aiutare anche i colleghi, come me, spesso in difficoltà. Avevo frequentato per diversi anni, come medico interno le due divisioni di chirurgia, inizialmente la seconda e poi la prima, dove lo avevo conosciuto come aiuto ospedaliero dell'illustre professor Ennio Banchini. Mi sento una testimone ed erede, anche se poco pratica, ma abbastanza teorica degli insegnamenti di un buon maestro. Oltre all’attività di reparto e negli ambulatori chirurgici, ho svolto attività di sala operatoria, proprio anche con il dottor Capelli, apprezzando le doti umane, l'umiltà,  l'empatia, le capacità tecniche, l'abilità manuale, la determinazione e la valutazione scrupolosaIMG-20190109-WA0005-2 del paziente durante l'intervento chirurgico. Ho voluto ringraziare di cuore il dottor Capelli, per aver sostenuto le mie esperienze in chirurgia, che sono in seguito terminate, dedicando la mia professione in altri settori, ma con tanta nostalgia di un percorso bellissimo ed indimenticabile. I ringraziamenti, mi sono sentita di rivolgerglieli anche a nome dei tanti pazienti che avrebbero voluto essere presenti e farlo di persona.

Apprezzamenti e complimenti al dottor Capelli anche sono stati espressi anche da altri medici presenti, tra i quali: il dottor Antonio Saginario, psichiatra dell'Ausl, il dottor Ruggero Lecce, già medico internista ospedaliero, il Professor Giuseppe Marchetti, geologo dell'Università di Pavia, la dottoressa Francesca Periti, oculista e vincitrice di un premio nazionale per la ricerca in oftalmologia pediatrica ed il professor Francesco Mastrantonio, insegnante di lettere.

La professione medica richiede professionalità, umanità ed empatia verso i pazienti

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