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Salute e medicina on line

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A cura di dottoressa Rosanna Cesena

Le cause del delirio analizzate al convegno medico scientifico del dottor Saginario

Il 13 marzo si è celebrato il "Delirium Day" e per l'occasione, si è svolto a Piacenza, promosso dalla Società Medico chirurgica, un importante convegno medico scientifico con  l'interessante relazione  del  dottor Antonio Saginario, Neurologo e Psichiatra. Con l' introduzione del presidente dottor Carlo Mistraletti, e con la presenza  di un pubblico eterogeneo, attivo e multimediale. L'iniziativa della Giornata mondiale (World Delirium Awareness Day), nasce nel 2017 dalla collaborazione  delle principali  società scientifiche  internazionali che si occupano  di questa tematica: European Delirium  Association, American Delirium Society e Australasian Delirium Association, che si sono riunite  in  collaborazione per raggiungere  gli obiettivi  richiesti dagli  operatori sanitari  e nella popolazione in generale. L'elemento della consapevolezza renderà possibile la prevenzione e la cura adeguata del delirium e permetterà  di informare in modo corretto   pazienti e le loro famiglie.  Il delirium (dal latino lira "solco", per cui delirare significa  etimologicamente "uscire dal  solco", ovvero dalla dritta via della  ragione), o stato confusionale acuto, è una sindrome  clinica caratterizzata  da transitoria  ed in genere, reversibile, confusione mentale, associata ad un importante disorientamento spaziale e temporale, inattenzione e pensiero disorganizzato. L'attenzione, la percezione e la cognizione del soggetto appaiono  compromesse e la sindrome (complesso di sintomi) può presentarsi in forma acuta o cronica ed essere espressione  di una sofferenza  metabolica del cervello, che può avere  molteplici cause. E' stato stimato che una percentuale compresa tra il 10 e il 20% degli adulti ospedalizzati si trovano in questa condizione. La percentuale sale al 30- 40% nei pazienti ospedalizzati anziani, ma presenta il più alto tasso di incidenza (50 - 70%)  nei pazienti  ricoverati  in terapia intensiva.

Le caratteristiche principali sono:

- disturbi della coscienza;

- alterazioni dello stato cognitivo;

- insorgenza in ore o giorni;

- deficit del comportamento (iperattività, ipoattività);

- pensiero lento e ferruginoso;

- pensiero disorganizzato;

- scarsa memoria;

- labilità emotiva.

Le cause del delirio sono numerose, tra queste: l'abuso di alcol o droghe, la presenza di una malattia tumorale, il ricovero in terapia intensiva, la malnutrizione, squilibri metabolici, l'ictus, l'infarto del miocardio, l'ipoglicemia grave, la privazione del sonno,   deficit visivi o uditivi, gravi traumi cerebrali, le aritmie, la ritenzione urinaria, la coprostasi, il cateterismo vescicale, squilibri elettrolitici, morbo di Addison, la disidratazione, infezione delle vie urinarie e respiratorie, grave stress emotivo, dolore molto intenso, postumi di una anestesia praticata in occasione  di un intervento chirurgico maggiore (per frattura del femore e cardiochirurgia), la schizofrenia, il disturbo bipolare, le demenze, l'assunzione di antidolorifici, ansiolitici, neurolettici, antidepressivi, anticonvulsivanti, diuretici, farmaci contro l'asma,  la psicosi. In tutti questi casi, il rischio è maggiore in età avanzata. Per una diagnosi corretta di delirio  e delle cause scatenanti, sono fondamentali: l'anamnesi, l'esame obiettivo, una visita  neurologica, la valutazione  del profilo psichico, una serie di test di laboratorio. Le cause scatenanti del delirium sono tra i pazienti ricoverati in reparti di terapia intensiva, la somministrazione di dosi massive di diversi farmaci e la ventilazione meccanica. La sintomatologia subisce un drastico peggioramento con il buio della notte, quando la capacità  di riconoscere l'ambiente circostante si riduce. Il delirio rappresenta un cambiamento  acuto delle funzioni cognitive. Il paziente può presentare una minore capacità di concentrazione, sonnolenza, agitazione ed alcune volte allucinazioni o convinzioni errate. Gli operatori sanitari possono intervenire in modo efficace in quanto, diversi studi hanno dimostrato  che il delirio  può essere prevenuto. La forma ipercinetica o iperattiva è caratterizzata da agitazione psicomotoria, alterata sensibilità agli stimoli esterni, stato di iperallerta, in cui coesistono  spesso illusioni e allucinazioni. In quella ipocinetica o ipoattiva, prevale il rallentamento ideo-motorio, la tendenza all''assopimento, ridotta risposta agli stimoli esterni ed apatia.  La diagnosi, fa riferimento ai criteri del DSM (Diagnostic and Statistical Manual dell'American  Psychiatric Association), secondo cui il delirium è definito dalla coesistenza  di 5 criteri quali: il disturbo  dell'attenzione con ridotta capacità di fissare, mantenere e spostare l'attenzione  e dello stato di consapevolezza di sè nell'ambiente. Il delirium è associato ad un aumento dello stress del paziente, del personale sanitario, spesso impreparati ad affrontare la complessa  sintomatologia del paziente  affetto da delirium ed angosciati  di fronte al proprio caro che manifesta uno stato confusionale acuto.

La terapia è eziologica, mediante identificazione e correzione specifica delle cause, sintomatica: farmacologica, per l'agitazione. Il convegno si è concluso con una sintesi del professor Manfredi Saginario, Psichiatra, psicoterapeuta e Primario emerito di Neurologia a Parma.

Le cause del delirio analizzate al convegno medico scientifico del dottor Saginario

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