rotate-mobile
Salute e medicina on line

Salute e medicina on line

A cura di dottoressa Rosanna Cesena

Le giornate mondiali dell’acqua e della terra ci ricordano la necessità di avere più cura

La recente giornata mondiale dell'acqua e il prossimo “'Earth day”,  (22 aprile), evidenziano le principali emergenze ambientali delle quali, specie i paesi più sviluppati devono urgentemente farsi carico. “Ringraziamo Dio per sorella Acqua", ha ricordato per primo papa Francesco. Un messaggio, quello del Pontefice, per rammentare a tutti quanto questo elemento, semplice e prezioso, fulcro della vita, debba tornare al centro delle nostre azioni quotidiane di cura e risparmio.

Di acqua c’è n’è poca e la gestiamo male. Legambiente ha diffuso il rapporto sullo stato di salute idrico del nostro Paese:

- Il 43% è la percentuale dei 7.494 fiumi italiani in buono stato ecologico, secondo i dati raccolti tra il 2010 e il 2015;

- 20% la percentuale  dei 347 laghi italiani in buone condizioni. Quasi la metà non sono stati  ancora classificati;

- 280 le tonnellate di metalli pesanti sversate direttamente  nei corpi idrici nel corso del 2016;

- 400 mila i cittadini coinvolti nel caso  dell'inquinamento da PFAS (Acidi  perfluoroacrilici, famiglia di composti chimici usati prevalentemente nella industria) delle falde tra Vicenza e Padova;

- 15 i chilometri del fiume Seveso, in Lombardia monitorati con droni e salvati dal progetto Brianza Stream.

E’ ricorrente anche il pericolo degli incendi.  Dal Rapporto sullo stato delle foreste, in Italia, nel 2017 sono andati persi  oltre 162mila ettari a causa dei roghi.

Verso i cambiamenti climatici, è l'allarme dell'Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale): nel nostro Paese la temperatura media  è più alta  di 0,1° rispetto  a quella mondiale. Il 2017 è stato il secondo anno più secco dal 1961 e 6 milioni di persone risiedono in aree ad elevato e medio rischio di alluvioni.

L'AIE (Agenzia Internazionale per l'Energia), ha comunicato un nuovo record di emissioni di anidride carbonica nel 2018. La CO2 generata del settore energetico che rappresenta circa il 60% del totale di anidride carbonica immessa in atmosfera è aumentata dell'1,7% raggiungendo il nuovo massimo  storico a 33,1 miliardi di tonnellate.

La quota  dell'aumento  di emissioni di  CO2  attribuibile  ai soli: Cina, India e Stati Uniti è dell'85%.

Uno dei consumi ambientalmente più insostenibili è quello dell’acqua in bottiglie di plastica. Secondo il dossier “Acqua in bottiglia”, 2018 di Legambiente e Altreconomia), sono oltre 8 miliardi le bottiglie in plastica vendute ogni anno nel nostro Paese. Gli italiani consumano, primi nel mondo, 206 litri di acqua in bottiglia pro capite l’anno, corrispondenti a 1 milione 165 mila tonnellate equivalenti di CO2 tra produzione e trasporto (elaborazione dati Arpal).

Bottiglie usa e getta che, se smaltite non correttamente, possono avere un costo elevato per l’ambiente. Oltre a inquinare fiumi e mari l’usa e getta delle bottiglie necessita di grandi quantità di acqua: per produrre un chilo di PET, da cui si ricavano venticinque bottiglie da un litro e mezzo, servono 17 litri d’acqua e due di petrolio. Una filiera insostenibile che, sommando tutti i passaggi di produzione e distribuzione, consuma un’energia circa 2.000 volte superiore a quella necessaria per ottenere la stessa quantità d’acqua da un rubinetto collegato a un acquedotto.

Le giornate mondiali dell’acqua e della terra ci ricordano la necessità di avere più cura

IlPiacenza è in caricamento