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A cura di dottoressa Rosanna Cesena

Molnupiravir, il primo antivirale orale contro Sars-CoV-2

Risultati incoraggianti nella sperimentazione clinica di fase 2

Continuano le ricerche sul coronavirus Sars-CoV-2, oltre ad allestimenti di specifici vaccini, è in sperimentazione clinica un nuovo farmaco antivirale: il Molnupiravir. Un articolo pubblicato sulla rivista scientifica "Nature Microbiology" ha svelato che sarebbe in grado di bloccare la trasmissione del coronavirus e prevenire la diffusione. E' quanto emerso da uno studio, ancora preliminare, effettuato su 202 persone che hanno contratto il virus. Una volta trattati con Molnupiravir i resti del virus sono totalmente scomparsi nei pazienti. Segnali molto incoraggianti erano già arrivati da una prima fase sperimentale condotta sui furetti. Recentemente, i Ricercatori della Georgia State University hanno constatato che la molecola di questo prodotto, la Mk-4482/Eidd-2801, si è rivelata efficace nel contrastare la Covid-19, specialmente nelle fasi iniziali della infezione. Una singola pillola del farmaco sperimentale Molnupiravir assunta due volte al giorno per 6 giorni potrebbe eliminare il virus dal rinofaringe.

Secondo Carlos del Rio, professore di Medicina presso la Emory University di Atlanta, Georgia "Questo farmaco è il primo antivirale orale che potrebbe essere utilizzato in ambito ambulatoriale". Studi preclinici suggeriscono che Molnupiravir è efficace contro una serie di virus, inclusi i coronavirus e specificatamente Sars

-CoV-2. Impedisce ad un virus di replicarsi inducendo un errore virale pesante, essenzialmente sovraccaricando il virus con la replicazione e la mutazione fino a quando il virus stesso non può più produrre copie replicabili. Nello studio di controllo di fase 2a, randomizzato, in doppio cieco, i Ricercatori hanno reclutato 202 adulti che sono stati trattati in una clinica ambulatoriale, con febbre o altri sintomi di un virus respiratorio e hanno confermato l'infezione da Sars-CoV-2 entro il quarto giorno.

I partecipanti hanno assunto le pillole due volte al giorno per 5 giorni, quindi sono stati seguiti per 28 giorni per monitorare complicazioni o eventi avversi. Nei giorni 3, 5, 7,14 e 28 i ricercatori hanno prelevato tamponi rinofaringei per i test PCR, per sequenziare il virus e per colture di Sars-CoV-2 per verificare se il virus presente era effettivamente in grado di infettare.

Al 3 giorno, il 28% dei pazienti, nel braccio placebo aveva Sars-CoV-2 nel rinofaringe, rispetto al 20,4% dei pazienti che ricevevano qualsiasi dose di molnupiravir. Entro il giorno 5, nessuno dei partecipanti che aveva ricevuto il farmaco attivo aveva evidenza di Sars-CoV-2 nel rinofaringe. In confronto, il 24% delle persone nel braccio placebo aveva ancora un virus rilevabile.

Considerato che Molnupiravir può essere assunto per via orale, il trattamento può portare un triplo beneficio: inibire la progressione dei pazienti verso una forma grave di Covid-19; abbreviare la fase infettiva per alleviare il costo sociale, economico e psicologico dell'isolamento prolungato del paziente; ridurre rapidamente i focolai locali.

Molnupiravir, il primo antivirale orale contro Sars-CoV-2

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