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Giovedì, 25 Aprile 2024
Salute e medicina on line

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A cura di dottoressa Rosanna Cesena

Non togliamo la speranza ai giovani che si aspettano un pianeta migliore

Al "Climate Action Summit" dell'ONU 66 Paesi promettono emissioni zero entro il 2050

Il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha riunito a New York dal 21 al 23 settembre un importante summit sul clima, a margine della Assemblea Generale ed in vista della 25esima Conferenza delle Parti che si terrà il prossimo dicembre in Cile. L'Italia, rappresentata dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e dal Ministro all'Ambiente Sergio Costa, ha assicurato che si sta lavorando, per orientare il sistema produttivo, con meccanismi soprattutto incentivanti, verso il green new deal.  Il nostro Paese ha il primato di energia verde ed è stato descritto come uno dei più virtuosi nel perseguire la decarbonizzazione della economia e la svolta verso le energie rinnovabili. Inoltre, ha già centrato gli obiettivi di riduzione delle emissioni ad effetto serra, fissati per il 2020.

La Conferenza ha voluto evidenziare la necessità di raggiungere gli obiettivi dell'Accordo di Parigi (Cop 21 - 2015) che mira a limitare l'aumento di temperatura a + 1,5° C, rispetto all'era preindustriale. Il quadro della situazione attuale non è incoraggiante; le emissioni globali annue di gas serra continuano a crescere e l'aumento di temperatura previsto per fine secolo potrebbe superare i + 3°C.  Senza un tempestivo cambiamento nelle politiche climatiche dei principali paesi emettitori, le implicazioni economiche, sociali e sulla salute diventeranno molto gravi. L'Europa è intervenuta in diversi modi nel tentativo di affrontare i temi ambientali: dal "pacchetto clima 20-20-20" (Ridurre le emissioni di gas serra del 20%, alzare al 20% la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili e portare al 20% il risparmio energetico, il tutto entro il 2020), alla approvazione degli obiettivi al 2030 che mirano a ridurre le emissioni del 40% rispetto al 1990 ed attualmente la decarbonizzazione. Ma le azioni devono essere avviate in tutti i paesi.

Solo 23 Paesi, la maggior parte europei che rappresentano il 2,3% delle emissioni globali, hanno indicato che miglioreranno i loro contributi nazionali per la riduzione dei gas ad effetto serra nel 2020. Sono 66 i Paesi che promettono emissioni zero nel 2050, 102 le città e 93 le imprese. In collaborazione con il Programma ONU per lo sviluppo dei Governi di Germania e Regno Unito, hanno offerto 5 miliardi di dollari entro il 2025 per assistere 20 Paesi  vulnerabili  alle catastrofi climatiche. Anche la Russia firma gli accordi di Parigi.

A tutti, il Segretario dell'ONU ha chiesto di abbandonare i combustibili fossili. "Se non cambiamo con urgenza il nostro stile di vita, metteremo a rischio la nostra vita stessa. I leader hanno l'obbligo di affrontare la crisi climatica con concretezza". Guterres ha anche ringraziato i giovani per il coraggio con cui portano avanti le loro idee. Greta Thunberg, commossa: "Avete distrutto i miei sogni e la mia infanzia con le vostre parole vuote. Interi ecosistemi stanno collassando, siamo all'inizio di una catastrofe ambientale...".

Non togliamo la speranza ai giovani che si aspettano un pianeta migliore

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