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Giovedì, 7 Dicembre 2023
Salute e medicina on line

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A cura di dottoressa Rosanna Cesena

Omicron BA.2.75 “Centaurus” è la nuova sottovariante

Il professor Matteo Bassetti: «Una evoluzione del coronavirus da non sottovalutare»

L’emergere e la rapida diffusione delle varianti di SARS-CoV-2, secondo uno studio di Science possono influire, in modo significativo, sulla efficacia dei vaccini. Dalla prima diffusione del ceppo originario di Wuhan, si sono diffuse una quantità elevata di varianti, questo implica una maggiore difficoltà nel frenare i contagi, che significa una più facile trasmissibilità del virus e di reinfezioni.

I recenti casi di sottovariante BA.2.75 “Centaurus” isolati al 13 luglio, nel mondo, sono circa 300.Oltre l’82% delle sequenze del virus depositate nel database Gisaid provengono dall’India; i casi rimanenti sono stati rilevati in altri 14 Paesi: Regno Unito, USA, Nuova Zelanda, Canada, Indonesia, Giappone, Australia, Germania, Nepal, Danimarca, Lussemburgo, Olanda, Isola Martinica, Turchia.

A battezzarla Centaurus è stato un profilo Twitter specializzato in news di medicina. Il nome riprende una costellazione di stelle che rappresenta un centauro, creatura mitologica greca metà umana e metà cavallo; il motivo è che la sottovariante BA.2.75 presenta un numero notevole di mutazioni rispetto a Omicron 2, il che la rende un “mix”. È stata chiamata anche variante di seconda generazione perché si sarebbe evoluta da Omicron BA.2 e sembra avere una trasmissione più veloce della variante Omicron BA.5; desta preoccupazione principalmente perché è modificata la regione che viene riconosciuta dagli anticorpi neutralizzanti, quindi, potrebbe essere invisibile ai vaccini.

È una evoluzione del coronavirus che non si dovrebbe sottovalutare, in quanto, potrebbe essere ancora più contagiosa della Omicron 5 ed avere una elevata capacità di infettare le persone guarite e vaccinate, ha commentato il professor Matteo Bassetti, Direttore del Centro di Malattie Infettive, Ospedale San Martino di Genova.

Al momento, tutte le varianti presenti nel mondo sono sottolignaggi di Omicron. Dopo alcune settimane di prevalenza di BA.2 sta ora avanzando la BA.5, anche in Italia, dove, secondo i dati recenti, si registra una prevalenza del 60,71%.

L’analisi della sottovariante BA.2.75 (Centaurus) deriva dal professor Tom Peacock, virologo del “Department of Infectious Disease all’Imperial College di Londra” che ha visualizzato 45 mutazioni in comune con BA.5 e 15 peculiari. Tra queste, 8 mutazioni nella Spike (BA.5 ne ha solo 3). In particolare, le più rilevanti sarebbero le alterazioni G446S e R493Q - sintetizzano gli scienziati del Laboratorio di Evoluzione Proteine e Virus del Fred Hutch (USA) - che darebbero al virus la capacità di sfuggire meglio agli anticorpi prodotti sia con le vaccinazioni che con precedenti infezioni e di legarsi con più facilità alle cellule umane.

Ma ci sono anche risultati positivi: uno studio condotto alla Università di Tokyo e reso disponibile su bioRxiv, ha valutato la sensibilità della sottovariante BA.2.75 a 10 anticorpi monoclonali terapeutici e tre di loro: sotrovimab, tixagevimab e regdanvimab sono risultati efficaci e possono essere utilizzati per il trattamento.

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Omicron BA.2.75 “Centaurus” è la nuova sottovariante

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