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Salute e medicina on line

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A cura di dottoressa Rosanna Cesena

Radicali liberi: come difendersi dall'invecchiamento precoce?

Stili di vita e alimentazione adeguata per mantenere la presenza di radicali liberi proporzionata alla quantità di antiossidanti presenti nell’organismo

I radicali liberi secondo la definizione del Professor Denham Harman, emerito della Università di Nebraska (USA), conosciuto come il padre della teoria dell'invecchiamento, sono le principali cause dell'invecchiamento delle cellule, e quindi sono altamente nocivi per l’organismo umano.  Sono una specie chimica molto reattiva. Si tratta di molecole o atomi instabili, perché presentano un elettrone in meno negli orbitali più esterni. L'elettrone mancante spinge la molecola in cerca di stabilità chimica a legarsi con altri radicali o con elettroni di altre cellule vicine, il che dà vita a continue reazioni a catena che possono essere arrestate solo dagli antiossidanti.  Quando la presenza di radicali liberi è proporzionata alla quantità di antiossidanti, l'organismo si trova in una condizione di equilibrio; l'azione dannosa dei radicali liberi inizia ad avvertirsi quando aumentano le concentrazioni e prevalgono sugli antiossidanti che possono contrastare il loro effetto. La produzione di radicali liberi è un evento fisiologico generato in massima parte dall'ossigeno. Il 95% dell'ossigeno che respiriamo viene impiegato per produrre energia, il 5%, si trasforma in radicali liberi utili a molte funzioni dell'organismo, soprattutto al nostro sistema immunitario nella eliminazione di germi e batteri. L'organismo, a causa di uno squilibrio patologico dei processi energetici o dei processi di difesa, produce più radicali di quanto sia in grado di distruggere, generando la condizione negativa di stress ossidativo.

In condizioni normali  la produzione   di radicali liberi  viene bilanciata dagli antiossidanti dell'organismo, ma quando si accumulano nel nostro organismo e che non vengono contrastati da meccanismi antiossidativi, generano la condizione  di stress ossidativo che, oltre ad essere il maggiore responsabile  dell'invecchiamento cutaneo, può alterare   la quantità di energia  cellulare, ridurre lo scambio tra le membrane cellulari  e l'esterno, distruggendo i lipidi delle membrane, gli zuccheri, i fosfati, gli enzimi, le proteine  ed arrivare ad intaccare il DNA.

I radicali liberi producono un danno a livello cellulare che si manifesta lentamente nel tempo.  Danneggiano i mitocondri e la membrana cellulare in modo talmente elevato che i processi riparatori degli antiossidanti vengono resi vani fino alla morte delle cellule:

- malattie degenerative (sclerosi multipla, Alzheimer, Parkinson);

- patologie cardiovascolari (ischemia, infarto, ictus);

- patologie infiammatorie (enfisema polmonare, bronchite cronica, artrite reumatoide, asma, dermatite, cancro);

- Invecchiamento delle cellule e dei tessuti (invecchiamento precoce);

- Comparsa prematura di rughe e macchie;

- calvizie e perdita dei capelli.

I fattori esterni responsabili dell'aumento dei radicali liberi sono:

- esagerata attività sportiva: chi pratica sport, consuma una quantità di ossigeno venti volte superiore alla norma;

- inquinamento ambientale: l'azione dei gas di scarico dei motori, l'effetto degli idrocarburi e dei  metalli, come il cadmio, il piombo ed il mercurio utilizzati nella lavorazione industriale, possono aumentare la concentrazione di radicali nell'organismo. Le polveri contenenti  queste sostanze, provocano  delle reazioni chimiche  che innescano  un processo  infiammatorio, soprattutto  delle vie respiratorie che le  difese antiossidanti  non riescono  a contrastare;

- Esposizione alle radiazioni solari e a quelle ionizzanti: l'esposizione al sole attiva nella cute un processo di fotossidazione, per cui gli acidi grassi delle cellule vengono degradati con conseguente formazione di radicali liberi;

- Abuso di alcol: l'assunzione eccessiva di alcol, determina sofferenza epatica producendo notevoli quantità di radicali liberi che il meccanismo antiossidante non riesce a distruggere;

- Fumo: il tabacco è una potente tossina, ricco di sostanze nocive.  Il fumo prodotto contiene moltissimi radicali   liberi che trasformano l'ossigeno molecolare in perossido di idrogeno;

- dieta ricca di proteine e grassi polinsaturi: non sono solo nei grassi animali, ma anche in alcuni vegetali, provoca, oltre ad un sovraccarico renale ed epatico, anche un superamento della capacità dell'organismo di rispondere con gli antiossidanti all'accumulo di concentrazioni alte di radicali liberi;

- Assunzione di farmaci: pillole contraccettive, estrogeni assunti in menopausa, possono causare aumento dei radicali liberi, in quanto tali ormoni neutralizzano l'effetto della vit. E.

AZIONI DI CONTRASTO

Quando il nostro organismo non è più in grado di neutralizzare i radicali liberi, è necessario aiutarlo con alcune sostanze associate all'alimentazione o, sotto forma di creme o integratori:

- Polifenoli (bioflavonoidi, tannini, quercetina, antocianine) contro le malattie cardiovascolari. Sono presenti nella frutta e nelle verdure colorate; cavolo verde, spinaci, peperoni, arance, uva nera, mirtilli, thè verde;

- vitamine (vit. C, vit. E, provitamina A), contro l'invecchiamento cutaneo. Sono presenti nella frutta e verdura di colore giallo, rosso e verde: peperoni, radicchio, spinaci, piselli, pomodori, carote, zucca, arance, limoni, fragole e mirtilli, negli oli vegetali, nei germi di grano, in alcuni ortaggi, nel tuorlo d'uovo, in alcune margarine, nell'olio di fegato di merluzzo e nel burro;

- micronutrienti: sali minerali quali: selenio, zinco, rame, coenzima Q10, glutatione, melatonina.

Il coenzima Q10 è benefico per il cuore e la cute, si trova nei cereali, nella soia, nelle noci, nei vegetali.

Il Glutatione è tra i più potenti antiossidanti del nostro corpo, protegge i globuli rossi ed è utile contro l'invecchiamento cellulare. Si trova nella carne, pesce, cereali, soia ed alcuni vegetali.

       

Radicali liberi: come difendersi dall'invecchiamento precoce?

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