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Esse come sicurezza

Esse come sicurezza

A cura di Siap (Sindacato italiano appartenenti polizia) di Piacenza

«Le pene giuste e severe sono un segno di democrazia non di dittatura»

Il segretario regionale del Siap,  Sandro Chiaravalloti: «Le strategie da campagna elettorale non servono, fanno acqua»

«Continuano le soluzioni propagandistiche sulla sicurezza, continuano in modo che reputo inganmnevole. La sicurezza mettetevelo in testa, se non ci sarà un cambio di rotta, sarà sempre peggio», scrive il segretario regionale del Siap,  Sandro Chiaravalloti.

«E non è questione di presidi, di più controlli, di più visibilità, di divise in strada. Le forze di polizia ci sono eccome, e fanno un lavoro disumano per fronteggiare una delinquenza sempre più agguerrita con armi spuntate. Il vero problema è una questione legislativa  in un paese dei balocchi dove pretendere che chi sbaglia paga e paga bene è un demone». 

«Pretendere che l'immigrazione sia regolare e che i rifugiati siano veri rifugiati è demoniaco. Pretendere che chi occupa una casa di un pensionato ricoverato d'urgenza in ospedale sia immeditamente espulso è un demonio destrorso.  Chi pretende che le pene siano pene e non cioccolatini, è un dittatore da balcone piazza Venezia che deve essere portato in piazza Loreto».

«E poi, chi  fa propaganda politica, in campagna elettorale, su  il diritto alla sicurezza,  in modo sinistro,  ha il coraggio di dire: ci vogliono più controlli.  Non si fa niente con i controlli, se non ci sono pene serie e certe contro una politica permissivista da centro sociale. Le strategie da campagna elettorale non servono, fanno acqua».

«Ogni volta che vado all'estero, ultimamente a Londra, paese certamete civile, denocratico e multietnnico, mia moglie o mio figlio mi fanno sempre la stessa domanda: come mai, nonostante tutto questo caos - in questo caso giubileo - non si vede la polizia come in Italia?».

«La risposta è semplice: la polizia non si vede, ma c'è la giustizia. Se la polizia, che si tiene ai margini, interviene e hai sbagliato, paghi eccome e paghi bene: questo il deterrente, non invochi i diritti internazionali del piffero per non mostrare i documenti. Fallo là, e vedrai che finisci dentro senza battere ciglio».

«Si provi in quei paesi a non mostrare i documenti in base all'emendamento del non si sa cosa, e vediamo cosa succede. Qua in italia i diritti umani, che vanno oltre il loro significato,  fanno bene ai delinquenti, fanno bene ai clandestini, fanno bene a chi ci lucra sopra. Sono così umani che diventano disumani per i cittadini perbene».  

«No, non cambierà nulla sino a quando chi vi farà vedere mostri inesistenti avrà la meglio. Non cambierà nulla se non si avrà il coraggio di cambiare senza essere influenzati da chi induce terrore politico facendo vedere un pericolo che non c'è. Le pene giuste e severe sono un segno di democrazia non di dittatura, ma in italia, chi chiede più sicurezza in campagna elettorale, sotiene nel contempo tesi politiche che a mio parere sono la rovina del nostro Paese». 

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