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Martedì, 23 Aprile 2024
Esse come sicurezza

Esse come sicurezza

A cura di Siap (Sindacato italiano appartenenti polizia) di Piacenza

Quando l'insulto è una medaglia d'oro

È successo e succederà purtroppo ancora che ad ogni disgrazia che riguarderà il nostro ambiente lavorativo, nonostante ci sia di mezzo una vita umana e lo strazio di una famiglia composta anche da bambini in tenera età, ci saranno sempre uno o più imbecilli che offenderanno chi non può più difendersi dopo aver perso la vita per la sicurezza di tutti, compresa quella di questi decerebrati. Ma, riflettendoci bene, dopo aver visionato il loro profilo, dopo averli guardati e dopo aver scoperto che cosa sono e chi sono, comprendi che quegli insulti sono frutto di successi che il nostro mestiere ha portato a termine positivamente: quell'odio altro non è che una reazione demenziale di chi, forse, pensa che quando infrangi la legge e vieni beccato con le mani in pasta i poliziotti devono lasciarti fare. Quegli insulti, quindi, sono spesso effettuati da chi si è visto mettere le manette, da chi si è visto ritirare la patente per aver guidato ubriaco o drogato, da chi ha effettuato violenze sulle donne o su minori, da chi spaccia, da chi ruba etc. E allora insultate pure, e più siete e più constateremo di aver fatto bene il nostro mestiere. Quando chi insulta è una nullità, l'insulto è una medaglia d'oro.

Quando l'insulto è una medaglia d'oro

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