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Esse come sicurezza

Esse come sicurezza

A cura di Siap (Sindacato italiano appartenenti polizia) di Piacenza

Quel senso del dovere che uccide

Questa notte, a Ravenna, altri due colleghi hanno perso la vita durante la corsa verso un intervento per una rissa tra imbecilli, probabilmente ubriachi, come avviene qualche volta anche a Piacenza

Quante volte ognuno di noi, come semplice cittadino, sente una volante accendere sirena e lampeggiante e accelerare. Avviene ogni giorno, migliaia e migliaia di volte, per svariati motivi: per intervenire su una rissa, uno scippo, una rapina, un furto, un incidente stradale, una violenza, un omicidio. Ad ogni accensione di sirena, per qualsiasi motivo, dal più banale al più serio, si mette a repentaglio la propria vita per il cittadino anche se, a volte, ogni operatore, a seconda dei casi, potrebbe prendersela un po’ più con comodo e rischiare meno. Nonostante tutto, nonostante la nostra politica e la nostra classe dirigenziale, ogni volta ci si mette anima e corpo per portare a segno un altro colpo a favore di uno Stato che spesso ci lascia soli. 

E così questa notte, a Ravenna, altri due colleghi hanno perso la vita durante la corsa verso un intervento per una rissa tra imbecilli, probabilmente ubriachi come avviene qualche volta anche a Piacenza, nonostante potresti prendertela con più comodo e aspettare che questi imbecilli si spacchino le ossa da soli, così quando arrivi devi solo chiamare l’autoambulanza. Quel senso del dovere istituzionale ti impone di garantire la sicurezza anche a ubriaconi rissosi e a volte drogati. Questo è il nostro mestiere, questi sono i casi della vita, perlustrare la città per difendere i cittadini da furti, rapine, violenze, e perdere la vita per degli imbecilli. Onore ai colleghi defunti, un abbraccio alle loro famiglie, e un abbraccio ad ogni donna e uomo in divisa, qualunque essa sia, che ogni giorno per soccorrere i cittadini accendono sirena e lampeggianti per servire lo Stato.

Quel senso del dovere che uccide

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