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Esse come sicurezza

Esse come sicurezza

A cura di Siap (Sindacato italiano appartenenti polizia) di Piacenza

Senso del dovere

Ama il cittadino, difendi i suoi diritti anche quando lo arresti. Noi dobbiamo stare dalla parte del cittadino, chiunque sia, perché se sbagli, mentre ti fanno capire che puoi fare tutto, poi sono loro i primi a dire che devi essere punito in modo esemplare, mentre loro invece non pagano mai. Collega, stai dalla parte giusta

Caro Collega
quante volte abbiamo sentito e letto questa frase? Il senso del dovere! Ma sino a che punto è giusto possedere quel senso del dovere? Dove porta quel senso del dovere? A volte, a mio avviso, quel senso del dovere, andrebbe fermato e non incitato come invece piace fare a chi, come un parassita, costruisce la sua carriera sul senso del dovere altrui. Ci sono colleghi nella Polizia di Stato con un alto senso del dovere che viene “furbescamente” sfruttato da chi li dirige. Ho da sempre lottato contro tutto questo.

Si chiedono numeri utili alle statistiche in quanto la sicurezza ormai si svolge in base alle statistiche e agli articoli da pubblicizzare in prima pagina sui giornali, in contrapposizione casomai ad altri articoli propagandistici fatti da un’altra forza di Polizia che molto probabilmente lavora nello stesso modo in cui lavori tu.

La sicurezza oramai è apparire, pubblicizzare e non più essere. Ho visto colleghi perdere la vita per quel “maledetto” senso del dovere e altri finiti nei guai per quel “maledetto” senso del dovere. Si, è giusto avere nel sangue quel senso del dovere per salvare una vita umana, per aiutarla, per dare una vita per salvarne anche mezza... ma l'andare oltre quando ci si può fermare o quando le cose si possono o non si possono fare, ma sempre nel rispetto delle leggi, delle regole, è un senso del dovere che non va incoraggiato affatto.

"Fate nominativi, fate cinture, ritirate patenti, fate arresti". Quante volte lo si sente dire. Come se arrestare una persona fosse come trovare un utente che non indossa la cintura. Non è che poi, per arrestare una persona, ci si imbatta in qualcosa di illegale? E se poi, velatamente, ci si fa credere che se non fai a tutti i costi quello che ti si dice, rischi pure movimenti punitivi, siamo sull’assurdo. E Dio sa quanto ho lottato contro queste cose dicendo ai colleghi: "fottetevene se da un ufficio importante vi spostano ad uno meno importante perché hai realmente fatto il tuo dovere e non quello che vogliono loro".

Sì al senso del dovere, per servire il cittadino: ma se insegui una rapinatore con la nostra Alfa 159 e il rapinatore ha una Ferrari, alla seconda curva fermati collega. Rischi di farti male e di far male ad un cittadino. Fermati collega se non devi salvare la vita ad un cittadino, se le cose puoi farle diversamente, se devi violare le regole, se rischi la vita per niente, fermati! Non siamo in un film americano. Voglio una Polizia di qualità, democratica, preparata, formata, civile: con regole certe.

Il senso del dovere deve essere in linea con l’autotutela e la legge. Tempo fa, ad esempio, mi è stato riferito che erano state impartite delle disposizioni - in modo informale - per combattere la prostituzione. Ebbene, quelle disposizioni, a me riferite, non mi sembravano in linea con la legge. Ho chiesto che venissero formalizzate per iscritto. Non lo fecero.

Se la legge, caro collega, non consente determinate cose, non farle. Se la prostituzione non è reato, in determinate circostanze, non è un problema che si risolve con invenzioni da ordinanze “ad capocchiam”. Si faccia la legge. Se la droga deve essere combattuta, si facciano leggi che la combattono: oppure la si liberalizzi.

Caro collega, tu lavora con quello che lo Stato ti dà, perché se sbagli sei fottuto e sei solo, perché i primi ad abbandonarti sono quelli che ti incitavano per fare carriera. Se farai bene li vedrai a darti la pacca sulla spalla; se ti va male, loro diranno che non sapevano nulla. E se muori, sei un eroe sul quale fare carriera. Occhio collega. Ma soprattutto, caro collega, non fare come certi nostri superiori che ti inducono a pensare, ledendo i tuoi diritti, che tu possa assumere con il cittadino gli stessi atteggiamenti che subisci.

Ama il cittadino, difendi i suoi diritti anche quando lo arresti. Noi dobbiamo stare dalla parte del cittadino, chiunque sia, perché se sbagli, mentre ti fanno capire che puoi fare tutto, poi sono loro i primi a dire che devi essere punito in modo esemplare mentre loro non pagano mai. Collega, stai dalla parte giusta!

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