rotate-mobile
Storie a quattro zampe

Storie a quattro zampe

A cura di Canile di Piacenza

Ho pianto e faticato per aiutare Daz, e lo rifarei mille volte. Non poteva finire così

La storia del cagnolino Daz e della volontaria Cinzia che lo ha seguito in ogni istante della sua improvvisa malattia. Oggi si è ripreso e cerca una famiglia

Sono Cinzia, volontaria in canile dove mi occupo di Daz. Desidero spiegare il titolo di queste poche righe, riferendomi alla vita sfortunata del piccolo Daz.

Daz si trova in canile dal 2014 quando, all'età di poco più di un anno, venne sottratto ad una persona che lo deteneva, con altri cani, in uno stato tale da determinarne il sequestro. Possiamo definire Daz un cane invisibile; quando mi fu assegnato passava la maggior parte del tempo nella cuccia, all'interno del suo box, perché timidissimo e impaurito da tutto; seguendolo con costanza, piano piano si è aperto a nuove esperienze e ha trovato delle splendide compagne di box: prima   Lavinia, che è stata adottata, e poi Tessa.

Ad un certo momento venne notato da una gentile ragazzina che voleva adottarlo, ma ancora una volta il destino avverso della povera anima si manifestò, e perse l'adozione. Nel frattempo Daz acquisiva sempre più sicurezza rimanendo però un cagnolino timido e introverso, ma dolcissimo e affettuoso... Fino a che il 4 ottobre scorso, andando nel suo box per la consueta passeggiata, ho notato che non usciva dalla cuccia e tremava. «Probabilmente avrà la febbre» ho pensato. Portato dal veterinario del canile, viene confermata la temperatura alta ma nessun altro sintomo. Fu trattato con terapia farmacologica.

L'indomani però si presenta con la paralisi totale delle zampe posteriori, e da quel momento inizia il percorso per determinare la diagnosi. Il piccolo viene portato dal dottor Dolera a Romanengo, in provincia di Cremona, presso la clinica veterinaria “La Cittadina” dove viene diagnosticata un'infezione al midollo ed ernia discale con ematoma. Dopo un trattamento farmacologico di circa dieci giorni l'infezione al midollo regredì, ma l'ernia si ingrossava sempre di più.

Il 18 ottobre Daz viene operato dal dottor Dolera che ci da buone speranze ma che mantiene la riserva riguardo alla ripresa della funzionalità delle zampe posteriori. Il lunedì successivo, a circa quattro giorni dall'intervento. Daz si è alzato sulle zampe posteriori per pochi secondi, ma era un buon segno!

A otto giorni dall'operazione era in grado di fare piccoli spostamenti. No... non poteva finire così la sua vita, paralizzato su un carrellino: cosa ha fatto di male questa povera anima? Dal 4 di ottobre non l'ho mai lasciato un giorno, lui è stato un angelo che ha sopportato tutto con pazienza. Gli ho sempre detto che ce l'avremmo fatta. 
Ora lentamente si riprenderà, ma non potrà tornare in canile, quindi ha bisogno di una mamma dolce e affettuosa che si occupi di lui, magari anche con altri fratellini pelosi. Abbiamo scoperto che va d'accordo anche con i gatti!

Ho pianto, ho pregato per lui, ho faticato per trovare il tempo di seguirlo, ma lo rifarei mille volte: la gioia di rivederlo camminare è impagabile.

Desidero infine scrivere un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito a vario titolo e in vari modi. Un grazie particolare a Anna di Oipa Piacenza che ha condiviso con me tutto questo percorso.

Si parla di

Ho pianto e faticato per aiutare Daz, e lo rifarei mille volte. Non poteva finire così

IlPiacenza è in caricamento