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Uccellacci e uccellini

Uccellacci e uccellini

A cura di Filippo Mulazzi

L’ex sindaco non si “eclissa” ed è pronta a fare le pulci alla nuova Giunta

Patrizia Barbieri, accettata da subito la sconfitta, si è già messa a fare quello che i suoi predecessori ritenevano mortificante: l’opposizione in minoranza

Non si è eclissata. Anzi, è già battagliera. Alla prima seduta di Consiglio comunale è intervenuta più volte e ha ripreso a commentare sui social le novità che riguardano la comunità piacentina. Patrizia Barbieri sembrerebbe aver accettato fin da subito la sconfitta al ballottaggio (abbracciando la rivale Tarasconi la notte stessa) e si è messa a fare una cosa che i suoi predecessori - Gianguido Guidotti, Dario Squeri, Andrea Paparo, Paolo Rizzi – ritenevano mortificante: l’opposizione in minoranza. 

Si è detto e scritto tanto della campagna elettorale e degli ultimi mesi da sindaco di Barbieri. L’elenco dei possibili errori ascoltati dentro e fuori i palazzi della politica non è esaustivo: il braccio di ferro con i Liberali durato troppo, i battibecchi con Sforza, la fiducia ad assessori non meritevoli, i proclami sui “poteri forti”, i sorrisi sui cartelloni elettorali, l’accordo con Trespidi, l'aver mantenuto anche la presidenza della Provincia, la visita a Berlusconi, l’essersi circondata da figure vicine al centrosinistra, il non aver speso tutti i soldi lasciati nelle casse comunali, l’aver insistito troppo su sicurezza e manutenzione, la decisione di annunciare tutta la Giunta, ecc. ecc.

Gli elettori hanno dato il loro giudizio sul mandato della sua Amministrazione. Non severo come quello che subì il centrosinistra nel 2017, però in questo caso si coltivava più di una chance di riconferma, tanto che più di uno nel centrodestra invocava la "vittoria al primo turno". Non si vuole riaprire un dibattito sulle colpe di questa sconfitta. Però, gli storici, un giorno, probabilmente ricorderanno Patrizia Barbieri soprattutto come il sindaco che si è trovata ad affrontare l’emergenza Covid. Fase delicatissima, nella quale, difficile trovare in tal senso smentite, ha profuso il massimo impegno.

C’è chi ha detto che avrebbe fatto meglio a dimettersi dalla carica di consigliere dopo la sconfitta. Invece sarà importante avere la sua voce in aula. Anche perché nessuno tra i consiglieri del nuovo parlamentino di Palazzo Mercanti conosce meglio di lei tutti i dossier che vedranno l’Amministrazione Tarasconi protagonista, in particolare quelli legati al Pnrr. Per questo Barbieri ha rifiutato la proposta di “Alternativa per Piacenza” di fare la presidente del Consiglio comunale (ruolo poi andato a Paola Gazzolo del Pd).

Barbieri, ci è parso di capire, anche accettando l'incarico di capogruppo della civica, si vuole impegnare con dedizione e, perché no, anche divertire, magari facendo lei, ora, le pulci alla nuova Giunta. E tra poche settimane sarà già tempo di preparare il campo del centrodestra per le elezioni politiche. Potrebbe giocare un ruolo importante. 

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