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Giovedì, 18 Aprile 2024
Uccellacci e uccellini

Uccellacci e uccellini

A cura di Filippo Mulazzi

È un “giallo” il ritorno dei Liberali Piacentini in Consiglio

Barbieri: «Forzato il regolamento, Sforza non ha rispettato scadenza e termini per nominare il suo gruppo». E lui si sfoga contro l’ex sindaco: «Lascia parlare Trespidi»

Il centrodestra non ci sta. È stato forzato il regolamento del Comune di Piacenza – spiegano civica Barbieri, Fratelli d’Italia e Lega – e si è creato un precedente per permettere a Corrado Sforza Fogliani di nominare il suo (mono)gruppo con la dicitura “Liberali Piacentini”.

La vicenda era stata sollevata nei giorni scorsi: l’avvocato Sforza aveva comunicato di non voler aderire ad alcun gruppo consiliare presente in aula, quindi, automaticamente, approdava nel Gruppo Misto. Forse Sforza non sapeva di avere la facoltà di nominare il suo mono-gruppo con il nome della che lo ha sostenuto alle elezioni: “Liberali Piacentini-Terzo Polo”. A mandato iniziato, un solo consigliere non può dare vita ad un nuovo gruppo. Due consiglieri, sì. Per il centrodestra il mandato è già iniziato con Sforza nel Misto e qui deve rimanere.

Pubblicata su questo giornale la svista, Sforza è corso ai ripari. La presidente Paola Gazzolo ha accolto la richiesta di rinomina del gruppo. Per il centrodestra la procedura è illegittima. «Il regolamento è stato interpretato male e non rispettato – ha tuonato Patrizia Barbieri -. Sforza Fogliani non ha rispettato la scadenza e i termini, il suo gruppo non andava rinominato. Il consigliere ha dichiarato che non intende partecipare ad alcun gruppo e perciò deve rimanere nel Gruppo Misto».

Così è tornata a galla la polemica che ha contrassegnato la politica cittadina negli ultimi mesi: Sforza vs il centrodestra. «Danno molta attenzione a me – ha detto polemicamente il liberale -. Io non volevo partecipare ad alcun gruppo, cioè volevo rimanere in quello dove ero, tutto qui».

«Questa operazione confligge con il regolamento. Questa cosa non si può fare», ha incalzato ancora Barbieri». A Sforza, fuori microfono, è scappata una considerazione poco elegante rivolta all’ex sindaco: «Lascia parlare Trespidi, è meglio». L'acredine tra i due rimane.

«La decisione è importante – è la riflessione di Sara Soresi (capogruppo Fd’I) - incide molto nell’attività consiliare per i prossimi 5 anni sapere se appartiene al Gruppo Misto o ai Liberali Piacentini». «Si sta creando – ha detto Luca Zandonella (Lega) - un precedente, in futuro andrebbe permesso a tutti i consiglieri di rinominare un monogruppo».

Il segretario Roberto Maria Carbonara ha provato a fornire una sua spiegazione alla decisione. «La lista per la quale si era candidato Sforza era quella, quindi per garantire rappresentatività a chi è stato eletto è stata data questa possibilità». «Sono liberale da 80 anni – ha chiosato Sforza - mi va bene rimanere nel Gruppo Misto, accontentiamoli». A quel punto, ormai, la presidente Gazzolo aveva già firmato l’atto: non si può tornare indietro. La maggioranza (più Sforza) ha votato favorevolmente la rinomina, per ora accolta. Il centrodestra si è astenuto, ma promette ancora battaglia nei confronti dell'ex alleato. 

È un “giallo” il ritorno dei Liberali Piacentini in Consiglio

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