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Uccellacci e uccellini

Uccellacci e uccellini

A cura di Filippo Mulazzi

Il consiglio del Pd alla Lega: «Cambiate capogruppo»

Cartoline dal Consiglio comunale. La seduta a Palazzo Mercanti dedicata alla variazione di bilancio scorre via senza attacchi personali e polemiche sterili: tutto sembra filare liscio e il centrodestra si appresta a incassare l’ok dell’aula senza particolari tensioni. Sia chiaro, si è discusso per quasi sei ore consecutive, però sui contenuti. Peccato che il capogruppo della Lega Carlo Segalini ha voluto mostrare i muscoli all’opposizione, ancora una volta. «La minoranza è soddisfatta del nostro provvedimento – ha detto Segalini - ha solo mosso alcune beghe che ci fanno solo il solletico. Grazie perché vi dà fastidio questo documento, sotto sotto siete contenti». «Cambiate capogruppo», ha poi replicato Giorgia Buscarini (Pd) ai leghisti, scegliete Davide Garilli al posto di Segalini, che è qua solo per sminuire l’opposizione che fa il suo lavoro, e lo fa anche senza attacchi». Così il Consiglio scende di nuovo nel personale, a causa di Segalini, che viene pure rimproverato per l’atteggiamento guascone dal suo ex capogruppo (oggi assessore) Stefano Cavalli. Infine, Buscarini, invita il Carroccio a preoccuparsi più del Comune di Piacenza, che delle minoranze. «Non contate niente in questa maggioranza». E mentre lo dice il leghista Nelio Pavesi annuisce vistosamente con la testa, come a darle ragione. L’ultima parola spetta ancora a Segalini: «La verità è che vi brucia che il 45 per cento dei piacentini vota Lega»

Altro scontro (lontano dai microfoni) quello tra Gloria Zanardi (Fratelli d’Italia) e l’assessore ai lavori pubblici Marco Tassi. La neo consigliera del partito della Meloni è venuta a conoscenza dell’elenco delle prossime strade comunali che saranno oggetto di riasfaltatura e sistemazioni varie. Peccato che non comparivano alcune vie segnalate all’assessore proprio da lei. Così Zanardi è andata a protestare da Tassi: ne è nato un feroce battibecco davanti ai colleghi. «Può tornare dov’era», avrebbe detto l’assessore, riferendosi ovviamente al Gruppo Misto. Mezz’ora dopo, ancora due componenti della maggioranza – anzi, due capogruppo - che si mandano a quel paese nell’imbarazzo generale: Sergio Pecorara di Forza Italia e Antonio Levoni dei Liberali.

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