Votiamo il candidato consigliere più “in gamba”
Domenica 11 giugno oltre al sindaco di Piacenza si vota anche per rinnovare il Consiglio comunale. Non sottovalutiamo l'importanza di avere consiglieri presenti e capaci
Domenica 11 giugno si voterà dalle 7 alle 23 per le Amministrative. A notte inoltrata di lunedì 12 giugno conosceremo i due candidati sindaco di Piacenza che si sfideranno al ballottaggio. Abbiamo sette ottimi candidati: persone oneste e limpide che hanno portato avanti un’intensa campagna elettorale. In questo ultimo mese abbiamo dato voce ai loro programmi e alle loro idee. Non vi diremo per chi votare e per chi non votare.
Però ci sentiamo di lanciare un appello importante. Se è importante votare per il nuovo sindaco, lo è altrettanto eleggere i futuri 32 consiglieri comunali. Sono oltre quattrocento i pretendenti, distribuiti su quattordici liste, a un posto tra i banchi di Palazzo Mercanti. E qua ci sentiamo di lanciare un messaggio chiaro, da non sottovalutare. Non votate solo perché si è candidato un vostro amico, un collega, un parente. Se sapete con certezza che questa persona non ha alcuna competenza, non votatela. Se questa persona è un cialtrone, un inetto, uno che si prende tanti impegni e poi non li porta termine, lasciate stare. Il Consiglio comunale ha bisogno di 32 persone pronte, con voglia di fare e di esserci per un periodo di cinque anni. Negli ultimi tempi abbiamo assistito, per chi frequenta con assiduità le sedute di Palazzo Mercanti, a un discreto numero di fannulloni che si sono fatti eleggere per poi stare solo pochi istanti in aula.
La macchina amministrativa è complessa: ci vogliono persone esperte, preparate. Anche giovani, ma che hanno quantomeno un’idea del ruolo del consigliere e non sono a caccia di un mezzo stipendio che quel posto potrebbe offrire a loro. Non c’è bisogno di gente “simpatica” in aula: ci vogliono consiglieri decisivi. Saranno poi quelle 32 persone che incaricherete per segnalare all’Amministrazione i problemi del vostro quartiere, della vostra via. Quel consigliere dovrà essere tempestivo e in grado di farsi ascoltare dai colleghi e dall’Amministrazione. Dovrà dare suggerimenti, fornire proposte, controllare e verificare quanto viene fatto da sindaci e assessori.
L’ultimo Consiglio comunale, per certi versi, ha lasciato molto a desiderare. Sedevano al suo interno rappresentanti, in maggioranza e minoranza, che non sono quasi mai intervenuti. Niente interrogazioni, né mozioni, figuriamoci proposte o suggerimenti. Però il gettone l’hanno sempre incassato con regolarità. Consiglieri che non hanno prodotto nulla di che e sono risultati spesso assenti. Purtroppo qualcuno di questi si è ricandidato di nuovo. Al tempo stesso altri si sono caricati sulle spalle un enorme mole di lavoro, pungolando continuamente l’Amministrazione o difendendo (correggendo qua e là) il suo operato. In questi anni abbiamo raccontato la cronaca consiliare con costanza: non è difficile capire chi si è impegnato e chi ha solo scaldato la sedia.
C’è bisogno di consiglieri comunali in gamba e che tengono fede a un impegno. C’è bisogno di sentinelle del territorio, uomini e donne che conoscono la città, le sue vie, i suoi problemi. Buon voto.