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Cronaca

Oggi è il primo giorno di scuola, Reggi: «Fate crescere la pazienza»

Primo giorno di scuola. Il sindaco Reggi saluta gli studenti: «Della pazienza abbiamo bisogno tutti per vivere e, soprattutto, per vivere bene, gustando la vita e imparando, passo dopo passo, a dare il meglio di noi»

Primo giorno di scuola per 34.217 studenti piacentini. Ecco la lettera di auguri del sindaco Reggi: «Eccoci di nuovo qui, miei piccoli grandi amici a riprendere un anno di scuola, di impegno e di studio. Magari tanti di voi stanno ripensando alle giornate trascorse durante le vacanze estive perché a tutti noi piace andare in vacanza: ci piace poter fare le cose che amiamo di più. Anche per me è bello, durante le vacanze, poter fare quelle cose che magari durante l’anno non riesco neppure a programmare e mi piace soprattutto perché in questo periodo posso leggere, fare sport, camminare e anche vedere i miei amici mettendoci più tempo, ma soprattutto prendendomi il tempo per pensare e per riflettere. “Quanta pazienza hanno le montagne -mi dico - per restare ferme a catturare le nuvole o per lasciarsi ricoprire dalla neve. O i boschi e le foreste per lasciar crescere tutti gli alberi e proteggere gli animali, catturare l’anidride carbonica e restituirci l’ossigeno»

Primo giorno di scuola, Reggi alla Pezzani

«E che pazienza ha il mare ad andare avanti e indietro per accarezzare i sassi e trasformarli in sabbia…Già, la pazienza. La pazienza è una virtù (cioè una qualità che ti rende una “ persona in gamba”) di cui ci accorgiamo…quando non c’è. È quando ci scappa la pazienza che tutti ci rimproverano, è quando dobbiamo mettercene di più che ci sembra quasi antipatica. Nel cuore della parola pazienza si nasconde un’altra parola, speciale, anche lei un po’ dimenticata: patire, cioè, soffrire. Infatti, se ci pensiamo bene, spesso quando dobbiamo studiare o lavorare facciamo fatica, però se lo facciamo con pazienza siamo sicuri di raggiungere i nostri obiettivi non in fretta ma bene. Ecco perché è un ingrediente magico della vita: se ci metti pazienza ciò che fai, ma anche come sei, è più bello. Magari non ve ne siete mai accorti ma è proprio così! La scuola poi, come del resto la vita, è il posto giusto per crescere con pazienza e per far crescere la nostra pazienza. Ci vuole pazienza ad imparare a mettere in fila le lettere e scoprire che così puoi leggere e scrivere»

«Ci vuole pazienza per studiare la storia, la geografia o le scienze e farlo con attenzione così da non dimenticare più. Ci vuole pazienza per fare un bel disegno, scrivere una melodia, suonare uno strumento. Ma ci vuole anche pazienza per vivere insieme, per voler bene agli amici anche quando hanno la luna storta, per insegnare ai compagni e alle compagne che vengono da altri paesi la nostra lingua, la nostra storia, i nostri giochi. Ma ci vuole anche la loro pazienza per mettere insieme pezzi di mondo diversi e imparare a vivere qui, insieme a noi.»

«La pazienza, quindi è un ingrediente un po’ magico e, soprattutto, un po’ dimenticato di cui, però, abbiamo bisogno tutti per vivere e, soprattutto, per vivere bene, gustando la vita e imparando, passo dopo passo, a dare il meglio di noi. Questo è il mio augurio: di vivere un nuovo anno di scuola con pazienza e impegno ma soprattutto, di crescere e far crescere la pazienza che è in voi perché riusciate a fare gesti belli e buoni, che qualche volta vi faranno anche un po’ patire ma che, ne sono sicuro, renderanno voi e le persone che vi sono accanto sicuramente più felici. Vi stringo in un abbraccio fortissimo.»

Il vostro amico Roberto

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