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Cronaca

5 stelle: «Molti si avvicinano al nostro Movimento con scopi non cristallini»

I tre consiglieri comunali dei 5 Stelle rispondono alle critiche pubblicate a nome del “Meet up di Piacenza”. «Ci sono delle regole che sono state disattese proprio da coloro che criticano. Il progetto partecipativo del M5S comporta impegno che gli eletti mettono costantemente nelle laboriose faccende istituzionali, consigli, emendamenti, interpellanze, mozioni, atti…Ogni atto è condiviso sulle pagine facebook del movimento, a disposizione di tutti i cittadini che ne possono leggere, valutare, commentare»

“Ogni eletto risponderà al Programma del M5S e alla propria coscienza”. “I portavoce eletti non possono essere organizer o assistant organizer del meetup. “Il combinato – scrivono Mirta Quagliaroli, Andrea Gabbiani e Barbara Tarquini, consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle a Piacenza - di queste due citazioni tratte, la prima, dal comunicato politico n. 45 di Beppe Grillo e, la seconda, da Lettera ai Meetup di Fico e Di Battista risponde alla lettera "tristemente" anonima che qualcuno ha inviato a IlPiacenza ed è stata pubblicata ieri. Il M5S non è un partito, ma ha regole, poche, semplici chiare, fondamento imprescindibile di ogni organizzazione umana, civile, sociale, politica. Con la crescita di visibilità e consenso del Movimento il rischio che molti si avvicinino (o riavvicinino) con scopi non cristallini aumenta esponenzialmente, abbiamo visto “subitanee epifanie” in occasione di elezioni per poi assistere ad altrettanto veloci dissolvimenti, abbiamo visto persone che hanno tentato di fare del Movimento il mezzo della propria rivalsa o affermazione personale e sociale, abbiamo visto e vedremo sicuramente ancora tanto, siamo esseri umani tutti, le debolezze possono esistere anche fra chi si dice parte del M5S, magari credendoci anche, per questo esistono le regole, per fare chiarezza, per tutelare il fine ultimo di tutto il nostro impegno e il nostro operato, il bene comune. 

Ancora nella Lettera ai Meetup si legge senza possibilita’ di diversa interpretazione o di equivoco: “La partecipazione al meetup non dà diritto all’uso del simbolo MoVimento 5 Stelle in alcun modo, che può essere usato solo dai portavoce e dalle liste certificate limitatamente alla durata della campagna elettorale.”
E ancora “Nei meetup ci si occupa di temi, di bisogni e beni comuni che interessano il proprio territorio”.

Regole che sono state disattese proprio da chi ha scritto quello scritto anonimo. Il progetto partecipativo del M5S comporta impegno, impegno, impegno. Impegno che gli eletti mettono costantemente nelle laboriose faccende istituzionali, consigli, emendamenti, interpellanze, mozioni, atti…Ogni atto è condiviso sulle pagine facebook del movimento, a disposizione di tutti i cittadini che ne possono leggere, valutare, commentare contenuti e finalità. Noi consiglieri cerchiamo di essere sempre attenti alle osservazioni, ai dubbi, alle proposte che qualunque cittadino può esprimere, rispondiamo a tutti con la massima disponibilità, apertura e umiltà, perchè noi non siamo ovunque e non sappiamo tutto, ma cerchiamo di essere tutti.
Ci rammarichiamo che ci siano sostenitori del M5S (o sedicenti tali) che con atteggiamenti, azioni, insinuazioni verso noi consiglieri di fatto delegittimano l’intera attività del Movimento, gli scopi e perfino gli obiettivi fino ad oggi raggiunti. Proviamo tanta amarezza, ma non stupore, perché siamo consapevoli che ovunque e in chiunque si possono annidare protagonismi e arrivismi che, guardacaso, all’approssimarsi delle tornate elettorali si manifestano con maggior virulenza ed arroganza. 
Nel rispetto delle regole e nell'interesse del Movimento e dei cittadini che nel Movimento hanno creduto, credono e, ci auguriamo, crederanno, e al solo scopo di fare chiarezza abbiamo provveduto ad inoltrare presso l’amministrazione diffida ufficiale all’uso del logo e all’autorizzazione di banchetti aventi l’uso del logo M5S che è concesso solo agli eletti, ugualmente provvederemo a segnalare alla Polizia Postale i siti che illegittimamente utilizzano il logo. Da ultimo e sempre a proposito di regole ci domandiamo se sia corretto pubblicare un articolo anonimo, con affermazioni gravi che però nessuno ha voluto avallare con nome e cognome preferendo celarsi dietro a un generico meetup, ce lo domandiamo e lo domandiamo a “Il Piacenza” e ad ogni testata online e non, regole deontologiche esistono (o dovrebbero) anche per voi».

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