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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Farini

«Farini e la sua gente hanno trovato la forza per reagire»

Il sindaco Mazzocchi ringrazia per gli aiuti ricevuti. Nel capoluogo una messa di ringraziamento ad un anno dall'alluvione. Don Luciano Tiengo: «La nostra comunità è uscita a pezzi, ma non ha dovuto piangere vittime»

«Per Farini il 14 settembre rappresenta una bruttissima giornata. Ma la nostra comunità ha avuto la forza di reagire, anche grazie alle tante persone che già il giorno dopo sono venute sul posto a dare una mano alla nostra gente». Il sindaco di Farini Antonio Mazzocchi, ad un anno di distanza, ricorda il momento più brutto per il paese dell’Alta Valnure. Il Nure esondò fino ad arrivare nella piazza della chiesa e del Comune, scoperchiando un’abitazione e allagando e danneggiando tante altre affacciate sulla riva del torrente. Mazzocchi ci tiene a ringraziare tutti coloro che hanno prestato aiuto o elargito somme per la ricostruzione: sono tanti gli atti di generosità che Farini ha ricevuto in questi mesi dal resto del Piacentino.

«Sono molto soddisfatto della risposta delle istituzioni – commenta il primo cittadino -, sembra che per la fine dell’anno i privati riceveranno i loro risarcimenti. Se il percorso andrò a buon fine, potremmo essere senz’altro soddisfatti». Il Servizio Tecnico di Bacino nel corso di questo anno ha eretto una muraglia alta 5 metri e lunga 180 metri – dal costo di 700mila euro - per difendere il paese dal Nure. L’impatto estetico dell’opera di difesa è visivamente molto impattante. L’artista piacentino William Xerra è perciò già al lavoro in questi giorni per rendere la struttura quasi un monumento: il muro riporterà la maxi-scritta “Vive” e i versi di alcune poesie di autori contemporanei. «Non possiamo dire che Farini sia sicura al 100% - precisa ora il sindaco – ma grazie al muro e all’Alert System ed altri accorgimenti, siamo più preparati in caso di emergenza. Speriamo comunque che un evento del genere non capiti più. È difficile proteggere un paese di fronte a un’alluvione come quella che ha travolto Farini un anno fa».

Farini ad un anno dall'alluvione - Mulazzi/IlPiacenza

Dello stesso avviso anche il parroco di Farini, don Luigi Tiengo. «Ripensando a quanto successo alla nostra comunità – racconta - sono felice nel vedere che ci siamo rimboccati le maniche e in così poco tempo abbiamo già ricostruito molto. Ora siamo un paese protetto da una specie di “Muro di Berlino” in cui passo dopo passo si ricostruisce un po’ tutto.  I soldi ci sono, sono stati stanziati. Purtroppo la burocrazia è quella che è e nessuno li ha ancora ricevuti. Ci hanno rassicurato dicendo che entro la fine del 2016 dovremmo finalmente ottenere i rimborsi. Comunque lo stanziamento c’è stato e saranno distribuiti in base ai bisogni. Aspettiamo”. Nel frattempo il salone parrocchiale – situato nei piani sotterranei della chiesa dedicata a San Giuseppe – sta ricevendo gli ultimi ritocchi.  L’alluvione colpì duramente i locali della chiesa: i bagni vennero spazzati via, il pavimento fu devastato dalla furia dell’acqua che inondò tutta la piazza.  «L’assicurazione – precisa don Luciano - ha coperto una quota di 13mila euro, ma ce ne volevano molti di più per sistemarlo. Grazie a un ulteriore contributo della Caritas e della Banca Nazionale del Lavoro, siamo riusciti a tamponare la situazione. Un imprenditore di Montereggio di Farini, residente a Milano, ci ha messo in contatto con la banca che ha deciso di aiutarci. Ora stiamo effettuando gli ultimi lavori, manca la tinteggiatura ad esempio, ma contiamo di consegnarlo in tempi brevi». Don Luciano questa mattina e nel pomeriggio alle 18 celebrerà una messa speciale, sicuramente molto partecipata e sentita dalla popolazione. «Sarà una messa di ringraziamento – spiega il sacerdote – perché è vero che la nostra comunità è uscita a pezzi dall’alluvione, ma non abbiamo dovuto piangere vittime né feriti. Ringrazieremo il Signore di questo». 

Farini e l'alluvione © Ilaria Ravizzoli/IlPiacenza

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