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Cronaca

Flanker, mondo del rugby e carabinieri: «Tutti contro la droga»

Il mondo piacentino della palla ovale oggi si è riunito nella sede dell'associazione Old Rugby Piacenza, dove i rappresentanti delle squadre piacentine hanno incontrato i carabinieri che hanno condotto l'indagine Flanker

"Questa è una giornata positiva per il mondo del rugby. Noi non ci stiamo al coinvolgimento del nostro sport con la droga. Anzi, anche noi combattiamo la droga". Il mondo piacentino della palla ovale oggi si è riunito nella sede dell'associazione Old Rugby Piacenza, dove i rappresentanti delle squadre piacentine hanno incontrato i carabinieri che hanno condotto l'indagine Flanker che pochi giorni fa ha portato all'arresto di numerose persone e che ha fatto luce su alcuni giocatori piacentini di rugby coinvolti nel mondo della cocaina, o come assuntori o come spacciatori.

Tutti concordi, ovviamente, sull'estraneità dello sport con il mondo della droga, quindi nessun pericolo anche per chi vuole avvicinare i bambini e i giovani al rugby. La presenza di alcune mele marce, che per fortuna sono state scoperte dai militari del Nucleo investigativo, non può ovviamente gettare fango su un'intera categoria.

Molti dei presenti, dopo aver elogiato l'attività dei carabinieri, hanno invece preferito puntare il dito sulla diffusione mediatica, giudicata gonfiata ed eccessiva, che è stata data all'operazione dei carabinieri dai media locali. Il capitano Rocco Papaleo, presente all'incontro insieme al colonnello Edoardo Cappellano, ha sottolineato un tratto in comune tra carabinieri e sport, ovvero che entrambi mirano e contribuiscono alla formazione e al bene dell'uomo: "Noi lo facciamo applicando la legge e scoprendo chi ha sbagliato, voi lo fate trasmettendo i valori e fortificando i vostri giovani atleti".

L'INTERVENTO DEL VICESINDACO CACCIATORE - Il candidato sindaco Francesco Cacciatore, appassionato della palla ovale e genitore di un giocatore di rugby, ha voluto portare la sua solidarietà a un mondo che di recente è stato ingiustamente infangato a seguito della lodevole operazione “Flanker”, che ha permesso di sgominare un giro di spaccio di droga che ha coinvolto anche alcuni rugbisti piacentini. L’occasione per mostrare ancora una volta vicinanza a un mondo sano e ricco di valori è stata offerta dall’iniziativa organizzata dall’Old Rugby, che ha riunito i presidenti di Piacenza Rugby, Lyons e Gossolengo e esponenti dell’arma dei carabinieri per affermare l’estraneità delle società sportive al giro di spaccio. «Oggi – ha detto Cacciatore - il mondo del rugby ha organizzato questa giornata, che reputo molto positiva per la comunità piacentina, per affermare il suo rifiuto nei confronti delle situazioni venute a galla dopo essersi mostrato, in maniera semplice, disponibile a collaborare con le forze dell’ordine e deciso nel proseguire a essere quello che è sempre stato, ossia uno sport “diverso” per i valori che lo contraddistinguono».

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