Catturato il rapinatore di via Mazzini: rischiò la vita in una rissa
E' stato catturato dai carabinieri, e arrestato per rapina aggravata e porto abusivo d'armi, il rapinatore che, qualche settimana fa, puntò un coltello alla gola a una ragazza in via Mazzini rubandole la borsetta: si chiama Vinueza Jaramillo Ernesto Rafael. E' ecuadoriano, e, l'estate scorsa, rischiò la vita in una rissa in via Cornegliana
Lo scorso 17 maggio, Vinueza Jaramillo Ernesto Rafael, ecuadoriano 30enne residente a Piacenza, stette tra la vita e la morte con un proiettile conficcato vicino al cuore. Protagonista di una furiosa rissa tra "latinos" in via Cornegliana, ebbe la peggio. Ma si riprese. Abbastanza, almeno, per essere protagonista di una rapina poche settimane fa.
E' lui, infatti, l'uomo che, all'inizio dell'anno, ha rubato la borsetta in via Mazzini a una giovane 23enne piacentina, sotto la minaccia di un coltello. Le indagini sono state brillantemente concluse dagli uomini della compagnia dei carabinieri di Piacenza. Come avevamo avuto modo di scrivere, si era sulla pista giusta: il 30enne dovrà rispondere di porto abusivo di oggetti atti a offendere e rapina aggravata.
Lo straniero, residente a Piacenza, regolare e nullafacente, è stato riconosciuto dalla vittima, che era insieme a un'amica, nonostante avesse il viso coperto. Pochi erano gli elementi in mano ai militari: delle immagini a circuito chiuso della vicina piazza Borgo con il suo passaggio in bicicletta.
Nei giorni seguenti, intensificando i controlli nella zona, è stato individuato come probabile autore del gesto.
E' lui, infatti, l'uomo che, all'inizio dell'anno, ha rubato la borsetta in via Mazzini a una giovane 23enne piacentina, sotto la minaccia di un coltello. Le indagini sono state brillantemente concluse dagli uomini della compagnia dei carabinieri di Piacenza. Come avevamo avuto modo di scrivere, si era sulla pista giusta: il 30enne dovrà rispondere di porto abusivo di oggetti atti a offendere e rapina aggravata.
Lo straniero, residente a Piacenza, regolare e nullafacente, è stato riconosciuto dalla vittima, che era insieme a un'amica, nonostante avesse il viso coperto. Pochi erano gli elementi in mano ai militari: delle immagini a circuito chiuso della vicina piazza Borgo con il suo passaggio in bicicletta.
Nei giorni seguenti, intensificando i controlli nella zona, è stato individuato come probabile autore del gesto.
Si parla di
