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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Stazione / Piazzale Guglielmo Marconi

Multe ai pendolari in stazione: «Un cittadino ha chiamato, gli agenti hanno fatto il loro dovere»

Intervento del sindacato Diccap Sulpl: «La pattuglia intervenuta ha sanzionato 40 veicoli, di cui 39 in sosta irregolare nonché uno sprovvisto di copertura assicurativa, e ciò non significa certo che la stessa abbia "preso d'assalto" il parcheggio di Via dei Pisoni»

Riceviamo e pubblichiamo una nota del sindacato di polizia locale Diccap Sulpl in merito alla vicenda delle auto dei pendolari multate pochi giorni fa vicino alla stazione.
In calce viene pubblicata, al riguardo, anche una nota di questa redazione

Vogliamo esprimere alcune considerazioni e precisazioni in merito agli articoli pubblicati sul quotidiano online “Il Piacenza” in data 3 e 4 marzo 2015, rispettivamente ai seguenti link: 

https://www.ilpiacenza.it/cronaca/via-dei-pisoni-ancora-multe-alle-auto-dei-pendolari-posteggiate.html

https://www.ilpiacenza.it/cronaca/multe-alle-auto-dei-pendolari-caro-sindaco-vi-piace-vincere-facile.html

Precisiamo appunto che l’intervento in questione è stato richiesto, telefonicamente (e ricordiamo che le telefonate che pervengono alla nostra Centrale Operativa sono registrate), da un cittadino che avrà avuto le sue ragioni per farlo e che ovviamente noi non conosciamo.

La pattuglia intervenuta, ha sanzionato 40 veicoli, di cui 39 in sosta irregolare nonchè uno sprovvisto di copertura assicurativa, e ciò non significa certo che la stessa abbia “preso d’assalto” il parcheggio di Via dei Pisoni o ancor peggio che gli Agenti (che l’Egr. sig. Ettore Fittavolini con tono sarcastico, quasi a voler ridicolizzare l’operato della Pattuglia, definisce “solertissimi e indefessi” e che sempre secondo la sua personalissima opinione gli Agenti si sarebbero “fiondati” nel parcheggio per “far fioccare multe per divieto di sosta” quasi approfittando dell’assenza dei pendolari) si siano “divertiti a fare una sfilza di multe”. Significa semplicemente che la Pattuglia intervenuta ha fatto solo il proprio dovere; ha cioè evaso una richiesta fatta da un cittadino, sanzionando veicoli in sosta irregolare e non solo, visto il veicolo privo di copertura assicurativa emerso grazie al fatto che come ha sottolineato il sig. Fittavolini, gli Agenti sono stati “ligi al dovere”!

La considerazione che vogliamo fare è la seguente: sarebbe opportuno che almeno gli organi di stampa, per COMPLETEZZA D’INFORMAZIONE, oltre a pubblicare lo sfogo comprensibilissimo di un cittadino che dopo una giornata di lavoro fuori porta, avvicinandosi al suo veicolo trova sul vetro parabrezza una “multa” e adirato si rivolge a voi per esprimere pubblicamente il suo disappunto, interpellaste anche il Comando di Polizia Municipale per chiedere delucidazioni, dimostrando così di essere super partes. Questo significherebbe fare INFORMAZIONE DI QUALITA’, il gossip invece è di qualità scadente! In questo modo potreste contribuire a rendere un po’ di giustizia anche a noi, aiutandoci a presentare la Polizia Municipale per quello che è realmente: un Corpo di Professionisti che, anche senza tutele e con diritti negati, ogni giorno fa Polizia di Prossimità reale, prodigandosi per contribuire insieme alle Forze dell’Ordine, a garantire Sicurezza e Legalità ai cittadini. Vorremmo che fosse chiaro che la Polizia Municipale è per i cittadini, non è contro di loro.

In mille occasioni poi leggiamo titoloni del tipo “vigili assenti” oppure “sosta selvaggia”. La “multa” giusta è sempre e comunque quella che viene data agli altri… quindi “multa” per gli altri e condono per se stessi? Facciamo chiarezza!!!

E cogliamo anche l’occasione per ricordare pubblicamente che i “vigili urbani” non esistono più dal 1986. Preghiamo i signori giornalisti, sempre al fine di fornire un servizio di corretta informazione ai cittadini, di chiamarci POLIZIA LOCALE… i colleghi di tutta Italia ringraziano!!!

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NOTA DELLA REDAZIONE
Quaranta auto multate nel parcheggio dei pendolari non sono “gossip di qualità scadente”, ma rappresentano purtroppo un problema per la città. E anche serio. Ovviamente questo problema non riguarda gli agenti della Polizia municipale di Piacenza che, sappiamo bene, hanno fatto semplicemente il loro sacrosanto dovere davanti a un cartello di divieto di sosta posto in bella evidenza. Questa redazione non ha mai messo in dubbio questo, né mai lo farà. Sfidiamo a dimostrare il contrario. Questo problema, secondo noi, è del tutto politico e di chi amministra questa città. Questo è un problema che riguarda chi ha messo quel cartello di divieto, e non solo quello ovviamente. 

La nostra testata, da sempre, intrattiene ottimi rapporti – sia ufficiali che personali - con il Corpo di polizia Municipale di Piacenza, pubblicando puntualmente ogni resoconto delle meritevoli ed eccellenti attività investigative e di servizio. E siamo certamente intenzionati a proseguire su questa strada.

Gli stessi eccellenti rapporti li intratteniamo da sempre con le organizzazioni sindacali di polizia, nelle loro varie sigle di appartenenza, compresa quella che ci muove accuse in questo caso: siamo sempre stati lieti di pubblicare con ampio risalto le sacrosante rivendicazioni e battaglie sindacali per la tutela dei lavoratori della polizia municipale, così come delle altre forze dell’ordine. Anche questo è assolutamente innegabile.

Spiace davvero molto, quindi, vedere come in questo caso si sia puntato a vanvera il dito contro i giornalisti – da sempre capro espiatorio ricorrente quando mancano le argomentazioni – che hanno semplicemente e solamente riportato tra virgolette (quindi riportando “in toto” il rispettabile pensiero altrui) lo sfogo dei lavoratori pendolari e, successivamente, l’intervento di un rappresentante di quella associazione di categoria. Esattamente come accade quando pubblichiamo i comunicati sindacali delle sigle del comparto sicurezza (anche loro lavoratori e rappresentanti di categoria). In quei frangenti però – guarda caso – nessuno accusa i giornalisti di scarsa qualità dell’informazione, di gossip o di non essere “super partes”. Anzi, quegli articoli fanno bella mostra sui profili facebook dei sindacalisti per essere ampiamente condivisi e ostentati.

Se, in questo caso, la Polizia municipale voleva intervenire, sarebbe bastato farlo inviando una nota tramite l’ufficio stampa comunale preposto, per legge, a curarne l’immagine e la comunicazione.

Parimenti, se qualche sigla sindacale della Polizia municipale voleva intervenire sulla questione, sarebbe bastato farlo inviando una nota come avviene di regola: come si vede sopra, tutto sarebbe stato pubblicato senza filtri e senza censure, come è abitudine di questa testata. Senza - invece - mettere in discussione il lavoro di professionisti dell’informazione (e lavoratori), così come sono professionisti e lavoratori gli agenti della Polizia municipale e anche i pendolari piacentini, e il cui lavoro non è mai stato messo in discussione dalla nostra testata.

Invece di stigmatizzare in maniera isterica e pressapochista il lavoro dei nostri giornalisti, sarebbe stato magari auspicabile - ad esempio - che una sigla sindacabile puntasse il dito contro chi appone cartelli e divieti di sosta come minimo discutibili - proprio come nel caso in questione - e contro chi da tanti anni dimostra nei fatti di non essere in grado di gestire a monte il problema dei parcheggi e della viabilità in stazione.

In conclusione ci sembra che questa volta il sindacato in questione abbia preso un abbaglio, scatenando una guerra tra poveri invece di identificare la reale origine di un problema grave, che – lo ripetiamo – è di natura politica e amministrativa. E che, purtroppo per tutti, si ripercuote sul lavoro - già di per sé duro – degli agenti della polizia municipale.

Dimenticavamo: il termine “vigili urbani” – che sappiamo perfettamente non essere più in uso da tanti anni – non viene più da tempo utilizzato dai giornalisti di questa redazione negli articoli. Se è accaduto, è semplicemente perché sono state riportate le parole di altri. Visto e considerato che sugli sportelli delle auto di servizio c’è scritto a chiare lettere Polizia municipale, e considerato che lo stesso ufficio stampa del Comune di Piacenza, che divulga le notizie ufficiali del comando di via Rogerio, utilizza puntualmente ed esclusivamente il termine Polizia municipale, riteniamo di non aver certo commesso un errore nello scrivere “Polizia municipale” negli articoli.

Suggeriamo al sindacato di intraprendere una battaglia sindacale per far cambiare la dicitura sulle auto di servizio e nei comunicati stampa ufficiali del Comune di Piacenza, onde evitare in futuro che giornalisti e cittadini cadano nuovamente in “errore”.

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