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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Suv "sgonfiati", presentata una sola denuncia: «Pericolo emulazione»

L'altro ieri in tutte le redazioni dei media piacentini è stato recapitato un messaggio di "autodenuncia": «L'aria rinchiusa dentro ai pneumatici di decine di suv è stata liberata». La mail da un server ungherese. In questura è stata presentata una sola denuncia. Lacquaniti: «Non si tratta di un movimento, ma una sorta di campagna; c'è il pericolo di emulazione»

Un po' vandali, un po' attivisti romantici, un po' "giustizatori" nel buio. Sono le persone - o la persona - che l'altra notte hanno sgonfiato le gomme a decine di suv (sport utility vehicle), i colossi da strada tra station e jeep da parecchi anni in testa all'indice di gradimento di automobilisti facoltosi. L'intento dichiarato è stato quello di «riprendersi l'ossigeno» rubato da queste vetture, colpevoli di «inquinare» troppo.

PIU' EPISODI, UNA SOLA DENUNCIA - A questa mattina, una sola persona si è presentata in questura per esporre denuncia. Ma le auto colpite sono state più di una, in via Vaiarini, a Borgotrebbia, alla Veggioletta. Il tam tam dei "suv haters" corre su internet; in rete, infatti, si possono trovare dettagliate istruzioni per sgonfiare le gomme degli sport utility vehicle, e senza incappare, almeno parrebbe, in guai con la giustizia. Ma nella realtà non è così: «Spetta all'autorità giudiziaria - sottolinea il capo di gabinetto della questura Girolamo Lacquaniti in un'intervista video - dare un'ipotesi di reato relativa a gesti di questo tipo. Noi abbiamo raccolto le segnalazioni: non si può escludere il danneggiamento».

«UNA SORTA DI CAMPAGNA» - Il gesto - già noto in Francia e in altre città italiane -, inoltre, potrebbe portare a una richiesta di danni «in sede civilistica». «Non si tratta di un movimento ma di una sorta di campagna, che tenta di fare proselitismo - prosegue Lacquaniti -: potrebbe essere stata un'iniziativa estemporanea di una o più persone». Le mail di rivendicazione sono partite dal server dell'università ungherese di Budapest. «Si teme per qualche gesto di emulazione, ma dietro non c'è la regia di un movimento in particolare», conclude Lacquaniti.

ECCO IL TESTO INTEGRALE DELLA RIVENDICAZIONE - La notte del 13 gennaio 2010 , l'aria rinchiusa dentro ai pneumatici di decine di SUV è stata liberata! Protagonisti gli abitanti di una città sempre più inquinata, stanchi di subire passivamente un lento e inesorabile avvelenamento dei propri polmoni. Ci felicitiamo per questa azione compiuta da persone che vogliono combattere la diffusione di vetture ad elevatissima cilindrata, iperinquinanti e del tutto inadeguate alla struttura viaria urbana. Nocivo status symbol che fa pagare a tutti noi le conseguenze di un'inutile ostentazione di ricchezza.

Dopo il vertice farsa di Copenhagen è ancora più chiaro come la soluzione agli indiscutibili problemi ambientali non verrà da politicanti e tecnocrati, subordinati ai grandi poteri economici e strenui difensori di questo modello di sviluppo. I disastri ambientali necessitano una reazione immediata e cambiamenti radicali. La soluzione? Riprendere in mano il proprio destino ed agire, rivendicando il diritto a vivere in un mondo in cui si possa ancora respirare.

Che paghi la crisi ambientale chi la provoca!

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