A processo per aver razziato cinque auto, assolti tre giovani
Un passante aveva chiamato il 113 segnalando un gruppo di giovani che stava rubando a bordo di alcune auto in sosta tra via Dei Pisoni e via La Primogenita nella notte tra il 5 e 6 febbraio. La polizia ne aveva arrestati quattro su cinque
Erano accusati di furto aggravato in concorso per aver razziato cinque auto parcheggiate ma al termine del processo sono stati assolti per insufficienza di prove. Imputati quattro ventenni nordafricani (uno ha la cittadinanza italiana) che nella notte tra il 5 e il 6 febbraio ubriaci fradici erano stati bloccati dai poliziotti delle volanti nei pressi di via Dei Pisoni. Un passante aveva chiamato il 113 segnalando un gruppo di giovani che stava rubando a bordo di alcune auto in sosta tra via Dei Pisoni e via La Primogenita. Immediato l'arrivo della polizia che ne aveva bloccati quattro (uno era riuscito a fuggire). Erano comparsi in tribunale per la direttissima difesi dagli avvocati Stefano Gnecchi, Anna Maria Fanzini, Lauretta Alberti e Roberta Prampolini che sostituiva il collega Augusto Ridella. Tre hanno scelto il rito abbreviato al termine del quale sono stati assolti, il quarto ha scelto lo stesso rito ma condizionato all'esame delle tracce ematiche negl abitacoli delle auto (nel rompere finestrini si erano feriti le mani). Dal processo è emerso che la refurtiva non erano stata trovata addosso ai giovani ma sparpagliata a terra (due cavi Usb, qualche spicciolo e forse un paio di occhiali da sole), né erano stati poi riconosciuti dall'uomo che aveva chiamato il 113, addosso non avevano arnesi da scasso né sono state trovate impronte sulle auto. Il quadro indiziario era risultato flebile e lacunoso secondo i legali difensori. L'assoluzione è arrivata qualche giorno fa e decisa dal giudice Sonia Caravelli, il pm Antonio Rubino che aveva chiesto 8 mesi per due dei giovani e 10 mesi per il terzo imputato.