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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Agazzano / Via Roma

Abbindolava i pensionati e dilapidava i loro patrimoni: arrestata una cubana

Agazzano, in carcere una 39enne che avrebbe anche messo il sonnifero nel caffè delle sue vittime per derubarle nel sonno. Nei guai anche per sfruttamento della prostituzione

Per derubare i clienti della ragazza che faceva prostituire, metteva del sonnifero nel loro caffè e, quando dormivano, gli prendeva il bancomat e andava a prelevare. Lo stesso, però, pare che lo facesse anche con i suoi fidanzati: che non erano però baldi giovani, ma pensionati piacentini ultrasessantenni, riuscendo anche qualche volta a subentrare di fatto nella gestione dei loro patrimoni che venivano dilapidati, e lasciando i malcapitati sul lastrico.
Sono questi i contorni dell’indagine condotta dalla squadra mobile di Piacenza che ha portato all’arresto di una cubana di 39 anni con le accuse di sfruttamento della prostituzione, rapina e tentata rapina. «La donna - spiega il dirigente della Mobile Salvatore Blasco - ha però la doppia cittadinanza, quella cubana e quella italiana, perché qualche tempo fa aveva spostato un piacentino».
Tutto è avvenuto nella tranquilla Agazzano. A mettere gli investigatori di viale Malta sulla pista giusta è stata una giovane connazionale della donna che ha raccontato di essere arrivata nel paese della Valluretta in cerca di ospitalità a casa dell’amica. Questa però, dopo qualche tempo, l’avrebbe obbligata a prostituirsi in casa per cifre che oscillavano tra i 150 e i 300 euro, a seconda del tipo di prestazioni, e che la padrona di casa si sarebbe intascata quasi totalmente secondo la polizia.
Indagando sul suo contro però i poliziotti hanno scoperto che alla 39enne piaceva fare la bella vita sulle spalle di qualche malcapitato pensionato. Due le vittime ascoltate dalla polizia. Uno è addirittura finito in ospedale per problemi di cuore, mentre l’ultimo - in ordine di tempo - aveva addirittura perso 25 chili per lo stress e le preoccupazioni. Già, perché stando a quanto riferito dalla questura, la cubana riusciva a circuire i suoi attempati fidanzati facendosi - per esempio - anche attivare finanziamenti a loro nome. «Il pensionato - dice Blasco - pur prendendo 1200 euro di pensione, si era impegnato per lei con un finanziamento che aveva una rata di 500 euro mensili». Poi ogni tanto c’era qualche prelievo extra che la donna avrebbe effettuato con i bancomat delle vittime, sottraendoli mentre dormivano beatamente dopo aver bevuto il caffè con il sonnifero che gli preparava.
Ora si trova in carcere in attesa dell’interrogatorio di garanzia davanti al giudice per le indagini preliminari.
 

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