Accoltellamento di via Colombo, l'aggressore in manette per tentato omicidio
Il venezuelano che nella tarda serata del 29 agosto ha accoltellato all'addome un magrebino in via Colombo all'altezza del civico 39 è accusato di tentato omicidio, violenza privata e maltrattamenti
E' accusato di tentato omicidio, violenza privata e maltrattamenti il venezuelano che nella tarda serata del 29 agosto ha accoltellato all'addome un magrebino in via Colombo all'altezza del civico 39. Il giovane è stato bloccato poco dopo l'aggressione in via Manzoni e ora si trova in carcere su disposizione del pm Emilio Pisante. E' difeso dall'avvocato Paola Serrau.
Da quanto ricostruito si sarebbe presentato ad una festa in corso in un appartamento di via Colombo per parlare con la sua ex ragazza e perché, pare avrebbe voluto portarla via dagli amici. Ne è nata una lite poi degenerata in strada diventando rissa, durante la colluttazione ha quindi sferrato la coltellata (l'arma non è ancora stata trovata e non è chiaro se fosse già armato o si possa essere procurato l'arma nell'appartamento) al magrebino che forse stava cercando di difendere la giovane. Il nordafricano si è accasciato in un lago di sangue ed è stato soccorso in pochi minuti dai sanitari del 118: non dovrebbe essere in pericolo di vita. Sul posto si erano precipitati i polizotti delle volanti, i carabinieri del Radiomobile, la finanza e quattro pattuglie di Metronotte Piacenza che hanno cercato di contenere il gruppo di ragazzi, quasi tutti ubriachi e alcuni palesemente sprezzanti nei confronti della forze dell'ordine (insulti, minacce, affronti). La polizia sta cercando in queste ore di ricostruire compiutamente quanto accaduto e ha ascoltato nella notte i tanti ragazzi presenti e alcuni passanti. Nella rissa un'auto parcheggiata è stata pesantemente danneggiata: le è stato sfondato il parabrezza con un espositore di ferro. Sul perché il giovane sia accusato anche di maltrattmenti nei confronti della ragazza saranno fornite informazioni nelle prossime ore.
