rotate-mobile
Cronaca Ferriere / Via Roma

Addio all'arcivescovo piacentino Antonio Lanfranchi

A 68 anni si è spento monsignor Antonio Lanfranchi, arcivescovo di Modena-Nonantola originario di Grondone di Ferriere, affetto da un male ematologico. La Chiesa modenese piange il proprio pastore, arrivato nel 2010 dopo l'esperienza a Cesena-Sarsina

L'estenuante malattia ematologica che lo aveva più volte costretto al ricovero e a cure intensive, alla fine ha avuto la meglio.​ Oggi 17 febbraio, alle ore 13.30, si è spento monsignor Antonio Lanfranchi, Arcivescovo di Modena e Nonantola. Lanfranchi è deceduto nella propria abitazione modenese, circondato dai parenti, dai collaboratori e dai medici che in questi mesi lo hanno assistito con le cure ospedaliere prima e domiciliari poi.

Monsignor Lanfranchi aveva 68 anni. Originario di Grondone di Ferriere, era stato nominato presbitero nel 1971 e aveva sviluppato una grande attività nella catechesi, prima nel piacentino, poi a Roma. L'ordinazione episcopale era arrivata solo nel 2003, da Papa Giovanni Paolo II, che gli aveva affidato la diocesi di Cesena-Sarsina. Sette anni più tardi, Benedetto XVI affidò a Lanfranchi l'Arcidiocesi di Modena e Nonantola, dove si insediò con la cerimonia in Duomo il 14 marzo 2010. Nel 2013 era stato anche insignito del prestigioso premio "Antonino d’Oro".

L'ultimo anno della vita di monsignor Lanfranchi era stato caratterizzato dall'aggravarsi della malattia, che lo aveva costretto a una lunga degenza presso il reparto di Ematologia del Policlinico. Ritornato in attività in occasione delle ultime festività natalizie, era poi stato costretto ad un nuovo ricovero a gennaio e proprio negli ultimi giorni era stato trasferito a casa per ricevere cure domiciliari. La chiesa modenese si stringe nel ricordo e consegna queste parole ad una breve nota: «Affidiamo al Signore misericordioso il nostro caro  e amato Vescovo Antonio. Chiediamo alla comunità diocesana di accompagnare con la preghiera il suo incontro con il Padre di ogni misericordia». Annunciandolo alla diocesi di Piacenza-Bobbio il Vescovo mons. Gianni  Ambrosio «invita ad unirci in preghiera per affidare al Signore misericordioso il carissimo arcivescovo Antonio. Egli – aggiunge mons. Ambrosio - ha svolto con passione il suo ministero pastorale prima come sacerdote e poi come vescovo, professando con gioia la sua fede nel Signore e manifestando la sua fiducia in ogni persona. Ho avuto modo di sentirlo al telefono giovedì scorso, dopo averlo chiamato il giorno della festa della Madonna di Lourdes, e anche in quest’ultima telefonata non era venuto meno il suo ottimismo: “questa mattina va meglio, la febbre è diminuita”. Preghiamo per lui, perché accolto dal Signore, possa cantare con gioia e per sempre l’alleluia pasquale». I funerali si terranno giovedì 19 febbraio alle 15 nel Duomo di Modena.         

Il cordoglio del sindaco per la scomparsa di monsignor Antonio Lanfranchi

«La scomparsa di monsignor Antonio Lanfranchi unisce, nel cordoglio, l’intera comunità piacentina, che oggi piange non solo un alto prelato della sua Chiesa, ma innanzitutto un uomo di fede che ci ha lasciato una testimonianza di autentica generosità e di grande, straordinaria umanità». Profondamente commosso, anche a nome dell’Amministrazione comunale il sindaco Paolo Dosi esprime il dolore per la morte del vescovo di Modena-Nonantola, insignito nel 2013 dell’Antonino d’Oro, «che ha sempre portato nel cuore il suo territorio d’origine, anche quando il suo cammino ecclesiastico lo ha condotto lontano da Piacenza. Dapprima alla guida della Diocesi di Cesena-Sarsina, quindi nel centro dell’Emilia che di lì a pochi anni sarebbe stata scossa dal terremoto, con la sensibilità d’animo che lo ha contraddistinto in ogni suo incarico. Anche nella malattia, che lo ha indebolito senza mai sottrargli la dignità e il senso di responsabilità verso la collettività, è stato di esempio per tutti. Non lo dimenticheremo».

Il cordoglio della Lega Nord di Piacenza

Matteo Rancan e Pietro Pisani, a nome della segreteria provinciale della Lega Nord Piacenza si stringono al cordoglio di parenti, amici e fedeli nel ricordo di monsignor Antonio Lanfranchi. 
"Dal 1996 al 2003 – ricordano Rancan e Pisani -, Lanfranchi è stato Vicario generale della Diocesi di Piacenza-Bobbio lasciando un importante segno nella comunità piacentina. Originario di Ferriere, dal 2010 Vescovo di Modena – ricorda il Carroccio -, Lanfranchi non si è mai tirato indietro. Insignito nel 2013 dell’Antonino d’Oro, ha sempre portato nel cuore il suo territorio di origine dimostrando una sensibilità fuori dal comune. La malattia che lo ha colpito indebolendolo nel fisico, non lo ha scalfito nell'animo e non ha mai fatto venire meno quella dignità che ha contraddistinto tutti gli anni della sua vita. Lanfranchi è stato e rimarrà un importante esempio per le generazioni di giovani piacentini. La città porterà per sempre il suo ricordo nel cuore". 
Il cordoglio di Paola De Micheli

“Profonda commozione per la scomparsa di un grande vescovo e soprattutto di un uomo buono. Gli anni della mia formazione e dell'adolescenza sono indissolubilmente legati a lui e ai suoi preziosi insegnamenti”. Sono le parole di Paola De Micheli che si unisce al lutto per la scomparsa di Monsignor Antonio Lanfranchi, vescovo di Modena-Nonantola e già vicario della Diocesi di Piacenza. 

“Fede autentica e una grande capacità di stabilire un contatto con le persone, grazie alla sua profonda umanità. Queste le doti che hanno fatto del vescovo Lanfranchi una straordinaria persona di chiesa. In grado di lasciare un segno in tutte le comunità che lo hanno conosciuto, prima nella sua terra d'origine a Piacenza, poi in Romagna e infine a Modena, dove ha guidato con generosità la comunità religiosa nella dura prova del terremoto e della ricostruzione”

“Lanfranchi è stato un esempio – conclude – anche per come ha affrontato i difficili mesi della malattia, con dignità e discrezione, manifestando la sua vicinanza ai fedeli. In questo momento di lutto, mi sento vicina alla sua famiglia e tutta alla comunità di Modena”.   

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Addio all'arcivescovo piacentino Antonio Lanfranchi

IlPiacenza è in caricamento