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Sicurezza / Barriera Genova / Via Antonio Emmanueli

Adesivi trasparenti sulle porte per marchiare gli appartamenti da razziare: due arresti

E’ accaduto nella notte tra il 25 e il 16 luglio in via Emmanueli e in manette sono finiti due georgiani visti da una residente che ha chiamato la polizia. I due sono finiti in carcere

Pensavano di non essere visti e di poter agire indisturbati e invece una donna li ha notati, ha chiamato il 113 e li ha fatti arrestare per tentato furto aggravato in abitazione. In manette sono finiti così due 50enni georgiani che ora si trovano in carcere. E’ accaduto nella notte tra il 25 e il 16 luglio in via Emmanueli. I due, travisati e con torce e cacciaviti erano riusciti a forzare il portone di un palazzo e si stavano probabilmente avviando verso le scale per tentare colpi negli appartamenti. Una vicina però, affacciata alla finestra, ha visto le luci e sentito rumori e ha capito che qualcosa non andava allertando la centrale operativa di viale Malta. In pochissimi secondi le volanti erano sul posto e hanno bloccato i due. Una volta in questura li hanno perquisiti e addosso gli hanno trovato degli adesivi trasparenti: questi vengono apposti sugli stipiti delle porte per capire se qualcuno dei proprietari entra. Se l’adesivo cade significa che la casa è ancora abitata, in caso contrario è via libera. Ad avvalorare questa tesi anche alcune fotografie trovate sul cellulare di uno dei due che ritraevano porte e palazzi della zona e scambiate in chat con un terzo uomo, probabilmente un complice. In buona sostanza prima fanno i sopralluoghi per etichettare le porte d’ingresso, poi passano in un secondo momento per “raccogliere i frutti”. I due ladri - senza fissa dimora, senza lavoro e con in tasca 300 euro - avevano alle spalle diversi precedenti penali specifici e uno dei due anche un ordine di cattura per una pena di sei mesi diventata definitiva. Al termine dell’udienza di convalida dell'arresto il giudice Alessandro Rago (pm Monica Bubba) ha disposto per entrambi la custodia in carcere essendo senza fissa dimora e con precedenti gravi. Il processo è stato rinviato a fine agosto. Gli adesivi trasparenti passano inosservati o non si dà loro peso e invece potrebbero nascondere il passaggio di qualche malintenzionato, il consiglio è quello di controllare e non sottovalutare: in caso di dubbio si chiami sempre il 113 o il 112.

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